Omicidio del falegname in pensione, ascoltato in aula il medico legale

In base a quanto sostenuto dal testimone della Procura, il 75enne venne imbavagliato, percosso e immobilizzato, prima di morire per asfissia. E tentò, invano, di difendersi dalla violenta aggressione.

Il falegname in pensione di Castri di Lecce, trovato senza vita in casa l’11 giugno del 2022, venne imbavagliato, percosso e immobilizzato, prima di morire per asfissia. E tentò, invano, di difendersi dalla violenta aggressione.

È quanto emerso nel corso della testimonianza in aula del medico legale Roberto Vaglio, nell’udienza del processo per omicidio che si sta celebrando dinanzi ai giudici della Corte d’Assise di Lecce (presidente Pietro Baffa, a latere Cinzia Vergine e giudici popolari), presso l’aula bunker del carcere di Borgo San Nicola. Ascoltato come testimone del pm Erika Masetti, ha ricostruito le varie fasi del grave fatto di sangue. In precedenza, è continuato l’ascolto dei carabinieri che hanno condotto le delicate indagini.

Il processo proseguirà il 19 marzo, con la deposizione dei testimoni della difesa.

Sul banco degli imputati compaiono: Antonio Esposito, 40enne di Corsano (difeso dall’avvocato Luca Puce); Patrizia Piccinni, 49 anni, di Alessano (assistita dall’avvocato David Alemanno); Emanuele Forte, 31 anni di Corsano (difeso dall’avvocato Marco Costantino); Angela Martella, 59 anni di Salve (assistita dall’avvocato Silvio Verri).

Rispondono dell’ipotesi accusatoria di omicidio a scopo di rapina. Secondo la difesa, invece, andrebbe esclusa l’aggravante “di aver commesso il delitto di omicidio allo scopo di eseguire quello di rapina”.

I familiari della vittima si sono costituiti parte civile, attraverso l’avvocato Cristiano Solinas.

L’inchiesta

L’indagine, coordinata dal pm Maria Consolata Moschettini, ha fatto luce sul grave fatto di sangue avvenuto a Castrì, quando il pensionato Donato Montinaro, falegname in pensione, 75enne del posto, è stato trovato senza vita nella sua abitazione.

In base a quanto emerso nel corso delle indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Lecce, i quattro dopo essersi introdotti nell’abitazione, avrebbero imbavagliato, percosso e immobilizzato la vittima. E si sarebbero allontanati dall’abitazione portando via anche una somma di denaro e una motosega.