Dalle prime luci dell’alba di oggi, i militari del Comando Provinciale di Lecce, in collaborazione le unità aeree del Reparto Operativo Aeronavale Puglia di Bari, sono impegnati nell’esecuzione di un decreto di fermo per indiziato di delitto emesso dai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia leccese a carico di due persone, di etnia Rom, indiziate di aver importato sul territorio 9 pistole e 3 armi camuffate da penna – classificate da guerra e munizionamento vario.
I fatti
Le indagini, condotte dal G.I.C.O. del Nucleo di polizia-economico finanziaria della Guardia di Finanza di “Piazzetta dei Peruzzi”, comandate dal Maggiore Antonio Martina, hanno preso il via in seguito all’arresto in flagranza presso il Porto di Bari di un 23enne, originario di Galatina che, nel novembre del 2018, di rientro dal Montenegro, era stato sorpreso, dopo un controllato da parte dei finanzieri in servizio presso i varchi doganali, a trasportare all’interno del serbatoio di un’autovettura le armi.
Le modalità di “importazione”
Le investigazioni da parte delle Fiamme Gialle salentine, hanno permesso di svolgere una minuziosa ricostruzione delle modalità di “importazione”, oltre all’individuazione dei committenti, due uomini di 44 e 25 anni nati a Lecce, ma di origine montenegrina.
È stato anche accertato che i fermati, secondo modalità tipiche in uso alla criminalità organizzata, si erano impegnati a farsi carico delle spese legali sostenute dal 23enne galatinese arrestato per il trasporto delle armi, corrispondendo un aiuto economico alla famiglia.
I gravi indizi di reato, raccolti in breve tempo nel corso delle indagini, hanno delineato un quadro probatorio chiaro che ha indotto la Direzione Distrettuale di Lecce a disporre il fermo immediato a carico dei due cittadini di etnia Rom.
Il 44enne e il 25enne sono stati tradotti presso il “Carcere Borgo San Nicola” di Lecce a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Perquisizioni presso il Campo Panareo
Oltre all’esecuzione dei fermi, al fine di scongiurare l’eventuale disponibilità di ulteriori armi, i Finanzieri del G.I.C.O., insieme ai Baschi Verdi della Compagnia del capoluogo e con l’ausilio di elicotteri del ROAN di Bari, hanno eseguito una serie di perquisizioni anche presso il campo nomadi “Panareo”.
Sono in corso approfondimenti finalizzati a verificare se le armi sottoposte a sequestro fossero destinate alla criminalità organizzata salentina.
