Tre arresti eccellenti nell’operazione “Dark Hole”: indagini sull’Alcar Industrie di Lecce

L’operazione investigativa è stata condotta dai finanzieri del comando provinciale di Palermo, con la collaborazione dei colleghi di Torino e Lecce.

Tre arresti nell’ambito dell’operazione “Dark Hole”, a seguito di indagini che hanno riguardato anche la Alcar Industrie srl, con sede a Lecce e Vaie, in provincia di Torino.

I finanzieri del comando provinciale di Palermo, con la collaborazione dei colleghi di Torino e Lecce, hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti del presidente della società, Roberto Ginatta, 73 anni, che finisce in carcere, del figlio, Matteo Orlando Ginatta, 26 anni e di Giovanna Desiderato, 76 anni entrambi ai domiciliari.

L’inchiesta è stata coordinata dalla Procura di Torino che ha chiesto e ottenuto dal Gip l’emissione dell’ordinanza con le accuse, a vario titolo, di riciclaggio, autoriciclaggio e bancarotta fraudolenta patrimoniale, documentale e da reato societario.

L’operazione investigativa ha portato anche al sequestro preventivo di quote societarie e disponibilità per 4 milioni di euro, oltre all’intero complesso aziendale della Mog. La proprietà appartiene a Matteo Orlando Ginatta, ma l’amministrazione formale è in mano alla Desiderato, che controlla indirettamente la Alcar Industrie srl, con sedi a Lecce e Vaie, in provincia di Torino. E difatti l’operazione dei finanzieri è stata svolta in collaborazione con i colleghi pugliesi e piemontesi.

Roberto Ginatta, ex amministratore di Blutec e legale rappresentante di Metec avrebbe distratto circa 16,5 milioni di euro di finanziamenti pubblici ricevuti dalla Regione Sicilia per il tramite di Invitalia, referente del ministero dello Sviluppo economico, destinati alla riconversione e riqualificazione del polo industriale di Termini Imerese.

Attraverso la Mog, Matteo Orlando Ginatta e Giovanna Desiderato sono accusati di aver riciclato oltre mezzo milione di euro. Il primo avrebbe avuto un ruolo pure nella bancarotta di Metec, con l’ acquisizione di Alcar Industrie, operazione che ne ha aggravato il dissesto.

Tra le curiosità dell’inchiesta anche l’acquisto, con i fondi societari, di abbonamenti e biglietti per le partite di calcio della Juventus.



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