Operazione “Filo d’Arianna 2” su mafia, droga ed armi. 49 persone rischiano il processo

Rischia di finire sotto processo il presunto boss, ritenuto tra i capi di un’associazione mafiosa attiva tra Monteroni e Carmiano e coinvolto anche in una recente operazione antimafia.

Il sostituto procuratore distrettuale antimafia Carmen Ruggiero ha chiesto il rinvio a giudizio per Fernando Nocera detto “vecchio o zio”, 68enne di Lecce ed altri 48 imputati. L’udienza preliminare si svolgerà il 31 gennaio del 2024, dinanzi al gup Silvia Saracino.

Rischiano di finire sotto processo, oltre a Nocera, anche: Gabriele Tarantino, 44enne residente a Preganziol di Treviso e domiciliato a Monteroni di Lecce (ritenuto tra i capi del sodalizio); Ludovico Tarantino, 29enne, residente a Monteroni di Lecce; Francesco Politi (detto “Checco”), 46enne di Monteroni; Raffaele Sperti, 44enne di Carmiano; Manuele Sperti, 41enne residente a Magliano (frazione di Carmiano); Antonio Giordano, 51enne di Monteroni di Lecce; Antonio Giordano detto “Lucio”, 37enne di Monteroni di Lecce; Pierpaolo Panarese, 40enne residente a Lecce; Giacomo Pulli, 39enne di Monteroni di Lecce; Alessandro Ciminna; 38enne di Monteroni di Lecce; Marco Ciminna, 37enne di Monteroni di Lecce; Sandro Saponaro, 43enne di Monteroni di Lecce; Antonio Quarta, 38enne di Monteroni di Lecce; Cosimo Miggiano, 42enne di Muro Leccese; Andrea Maniglia, 48enne di Monteroni di Lecce; Francesco Alessandro Iacono, 40enne di Leverano.

E poi: Danny Antonio Caramuscio, 33enne di Monteroni; Daniele Carrozzo, 52enne di Carmiano; Francesco Carrozzo, 38enne di Carmiano; Gerardo Civino, 44enne di Monteroni (finanziere di stanza a Brindisi, all’epoca dei fatti); Antonio D’Agostino, detto Caramella, 51enne di Monteroni; Gianluca Di Bella, 42enne di Monteroni; Bujar Doka, detto “Yari”, 58enne nato a Tirana e residente a Lequile; Sarah Fasiello, 36enne di Porto Cesareo; Vito Giancane (detto “Vito Fallocco”), 34enne di Monteroni; Alberto Giordano, 48 anni di Monteroni; Alessandro Giordano, 38enne di Monteroni; Cosimo Lacitignola, 37enne residente a Monteroni; Fernando Leo, 37enne di Porto Cesareo; Pasquale Lombardi, 66enne di Pomezia.

E ancora: Antonio Mazzotta (detto “Spermino”), 36enne di Monteroni; Klevis Mecaj, 38enne nato a Valona e residente a Surbo; Gioele Miglietta, 27enne di Monteroni; Giuseppe Paladini (detto “Pizzingrillo”), 56enne di Carmiano; Marco Pallara, detto “Nsitico”, 41enne di Monteroni; Giovanni Parlangeli, 42enne domiciliato a Magliano; Nicola Pinto, 36enne di Lecce; Rosaria Quarta, 46 anni di Monteroni; Ersilio Ramundo, 40enne di Copertino; Edmond Sako, 62enne nato a Valona e residente a Lecce; Andrea Saponaro, 32enne di Lecce; Paolo Spedicato (detto “Paolino”), 37enne di Monteroni; Carlo Zecca, 35enne di Lecce; Panfilo D’Angelo, 59enne di Lequile; Eugenio Pinto, 38enne di Copertino; Marco Caramuscio, 40enne di Monteroni, Pierluigi Conte, 41enne di Carmiano; Pasquale Prato, 48enne di Carmiano.

Va detto, che nel maggio di quest’anno, vennero eseguiti dai carabinieri del Ros ben 16 arresti, a seguito di ordinanza del gip Laura Liguori.

L’inchiesta “Filo d’Arianna 2 ” ha riguardato le presunte attività illecite del clan Politi. E vengono contestate a vario titolo, le ipotesi di reato di: associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, autoriciclaggio, intestazione fittizia di beni, detenzione e porto abusivo di armi, reati di frode.

Secondo quanto ricostruito dalla Procura, a capo dell’organizzazione vi era Gabriele Tarantino, ritenuto il luogotenente di Saulle Politi. Tra i personaggi di spicco, anche Fernando Nocera, a capo dell’omonimo clan attivo su Carmiano. E l’inchiesta ha visto anche il coinvolgimento di un finanziere.

I fatti contestati dalla Procura nei confronti di Gerardo Civino, si sarebbero verificati tra agosto del 2020 e gennaio del 2021. Secondo l’accusa, Civino custodiva lo stupefacente all’interno della propria abitazione e fungeva da corriere della droga.

Non solo, poiché il finanziere rivelava segreti di ufficio che dovevano rimanere segreti, poiché riferiva a Gabriele e Ludovico Tarantino della esistenza di attività di intercettazione in corso che riguardavano traffici illeciti con l’Albania.

Va detto, che nel corso di una perquisizione domiciliare, i carabinieri hanno poi rinvenuto nel seminterrato dell’abitazione 8 involucri di cellophane contenenti complessivamente 4,724 chili di cocaina.

Il collegio difensivo è composto tra gli altri dagli avvocati Massimo Bellini, Augusto Pastorelli, Stefano Prontera, Giuseppe Romano, Cosimo D’Agostino, Valeria Corrado, Rocco Vincenti, Federico Martella, Stefano Pati, Mariangela Calò, Cesare Placanica, Laura Minosi, Antonio Savoia, David Alemanno, Giancarlo Dei Lazzaretti, Ladislao Massari, Luigi e Roberto Rella, Andrea Starace, Simona Reale, Martino Danilo Cito, Giuseppe Cincioni, Alessandro Stomeo, Giuseppe Presicce, Raffaele Totaro, Giuseppe Serrati, Luigi Pedone, Marco Putignano. I legali potranno chiedere riti alternativi nel corso dell’udienza preliminare.