
Il gup Silvia Saracino ha assolto S. M. un 50enne di Giorgilorio (frazione di Surbo), con la formula “perché il fatto non sussiste”, accogliendo la tesi difensiva degli avvocati Antonio Savoia e Francesco Vergine. Anche il pm della Dda Giovanna Cannarile, aveva chiesto l’assoluzione (per non aver commesso il fatto).
Nell’indagine, l’uomo veniva indicato come promotore, dirigente e organizzatore dell’associazione mafiosa attiva nella zona 167 b di Lecce. Il 50enne venne anche raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare, poi annullata dalla Corte di Cassazione, per assenza di gravi indizi di colpevolezza, su istanza della difesa.
Va detto che la posizione dell’uomo venne stralciata, durante l’udienza preliminare davanti al gup Maria Francesca Mariano.
Invece, è in corso il rito abbreviato per altri 15 imputati. Ed il pm ha invocato 14 condanne e l’assoluzione per il presunto boss Pasquale Briganti, detto Maurizio.
Le indagini, avviate nell’estate del 2019, hanno riguardato un presunto gruppo criminale, ritenuto attivo sul territorio leccese nel mercato della droga e con un’ampia disponibilità di armi. Venivano contestate, infine, spedizioni punitive e numerose estorsioni, nei confronti degli ambulanti, in occasione delle festività di Sant’Oronzo, di incontri di calcio del Lecce, eventi musicali e sagre, oltre alla gestione dei parcheggi abusivi.