Risponde alle domande del giudice e chiarisce la propria posizione il tecnico informatico, arrestato nell’inchiesta “Jackpot” sul gioco d’azzardo coordinata dalla Procura di Roma. Operazione per la quale è finito in carcere anche Salvatore Nicitra, uno degli ex boss della Banda della Magliana.
In mattinata, davanti al gip Cinzia Vergine presso il carcere di Borgo San Nicola, si è tenuto l’interrogatorio di garanzia per rogatoria di Giorgio Dell’Anna, 33 anni di Nardò.
Assistito dagli avvocati Giuseppe Bonsegna e Ladislao Massari, l’indagato ha sostenuto di essere assolutamente estraneo alla presunta associazione mafiosa che avrebbe assunto il controllo del gioco d’azzardo, in varie regioni italiane.
Dell’Anna ha confermato di avere venduto alcune apparecchiature al gruppo di Nicitra, ma ha aggiunto di non essere a conoscenza del giro illegale a cui erano destinate.
Secondo l’accusa, il tecnico neretino avrebbe contribuito alla diffusione di varie tipologie di giochi d’azzardo, eludendo la normativa vigente.
L’inchiesta
Ricordiamo che nelle scorse ore, nel corso di una vasta operazione portata avanti dai carabinieri del Comando Provinciale di Roma, sono finite in manette altre 38 persone tra cui Nicitra, considerato il ‘re di Roma Nord’.
Nel corso dell’indagine sono stati risolti anche 5 cold case, ovvero delitti rimasti impuniti, avvenuti negli anni ’80. Salvatore Nicitra è attualmente in carcere perché arrestato dagli stessi Carabinieri nel giugno 2018 nell’indagine Hampa, in cui fu arrestato anche Franco Gambacurta. L’ Operazione oltre che nel Salento, si è estesa anche nelle province di Roma, Viterbo, Terni, Padova, ma anche in Spagna e in Austria.