Operazione “Palude”. Il Riesame scarcera Alfredo Emiliano e concede i domiciliari a padre Cosimo e al fratello Mario

Nell’udienza, l’Avvocato Giuseppe Bonsegna ha cercato di dimostrare che gli Emiliano rivendicano, da anni, i loro diritti su quei terreni, per le vie legali e non illecitamente.

Il Tribunale del Riesame di Lecce ha annullato la misura cautelare in carcere nei confronti di Alfredo Emiliano e ha concesso i domiciliari al fratello Mario e al padre Cosimo. I tre – insieme con un altro componente della famiglia, Luigi – erano stati arrestati, in forza di una ordinanza di custodia cautelare richiesta dal Pubblico Ministero Luigi Mastroniani, ed emessa dal Giudice per le indagini preliminari, Simona Panzera.

Era il 9 ottobre, quando per la famiglia Emiliano – accusata di aver realizzato un vero e proprio parcheggio abusivo, prima riservato solo ai camper, poi anche alle auto al prezzo di cinque euro al giorno – si erano aperte le porte del Carcere di Lecce.

Pesanti le accuse cointestate a vario titolo: estorsione aggravata e continuata, minacce, danneggiamento aggravato mediante incendi, invasione di terreni ed occupazione abusiva di area demaniale e stalking.

L’Operazione Palude

Non è stato facile per gli uomini in divisa ricostruire una storia lunga dieci anni, da quando gli Emiliano, teoricamente una famiglia di pastori, aveva preso possesso di un’area di 5mila metri quadri di proprietà della Regione Puglia, ex Ersap, realizzando un parcheggio totalmente abusivo.

Spinti dallo spirito “imprenditoriale”, per incrementare il loro già remunerativo business, avevano deciso di espandersi sui terreni confinanti. Lì dove vi erano altri stabilimenti balneari vicini, “Togo Bay” da una parte e “Buena vista” dall’altra. Ma come? Con minacce, violenze, soprusi, danneggiamenti e atti intimidatori di ogni genere anche nei confronti degli clienti dei lidi, secondo quanto ricostruito nell’indagine andata avanti per anni.
Loro, però, avevano negato le accuse durante l’interrogatorio di garanzia.

“Sono soddisfatto”

Gli indagati sono difesi dall’Avvocato Giuseppe Bonsegna che, nell’udienza di ieri, ha cercato di dimostrare la responsabilità dei propri assistiti, che da anni rivendicano per le vie legali – e non certo illecitamente, come sostengono i testimoni – i loro diritti su quei terreni, producendo anche molti provvedimenti giudiziari a loro favorevoli. «È un primo passo molto importante» ha commentato, soddisfatto, l’avvocato Bonsegna.



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