Pensavano di raggiungere il Salento con 812 kg di droga, sono stati fermati dalle fiamme gialle: arrestati

Pensavano che viaggiare in piena notte e con il mare mosso gli avrebbe consentito di raggiungere le coste italiane e consegnare indisturbati il carico di oltre 8 quintali di droga, evitando i controlli. Così non è stato e due albanesi sono stati arrestati.

Non solo pensavano di raggiungere le coste salentine con la complicità della notte per consegnare, indisturbati, il carico di oltre otto quintali di droga, ma credevano che il mare mosso – non proprio una condizione favorevole per mettersi in viaggio – potesse non destare sospetti. Si sbagliavano i due scafisti di Valona arrestati per detenzione e traffico internazionale di stupefacenti che non sono riusciti ad evitare i controlli delle forze dell’ordine.  Le fiamme gialle che “vigilano” quotidianamente le acque del basso Salento hanno, infatti, deluso le aspettative dei due albanesi pizzicati a circa 23 miglia a largo di San Cataldo.
  
Come è accaduto in altri casi, tutto è nato dalla segnalazione di un natante sospetto che a forte velocità cercava di raggiungere il suolo italiano. Un elicottero della Sezione Aerea di Bari, dotato di speciali sensori notturni, si è diretto verso la zona segnalata, intercettando il “bersaglio”. A quel punto i dubbi sono diventati certezze. Nonostante il buio si potevano notare chiaramente diversi involucri, simili a quelli utilizzati per confezionare la marijuana.
  
Ormai alle strette, si è ripetuto quel copione che gli stessi finanzieri definiscono “frequente in quel tratto di mare”: il tentativo di fuga per evitare di essere fermati. Gli scafisti, infatti, hanno iniziato ad effettuare alcune manovre per sfuggire alla cattura, ma dopo un breve inseguimento una unità delle Fiamme Gialle di Otranto  ha bloccato la corsa del mezzo fuggitivo a circa 11 miglia al largo di S. Cataldo di Lecce. A bordo erano presenti due soggetti – il 38enne B.A, ed il 36enne A.D. – ed un notevole carico di stupefacenti. Circa 812 kg di marijuana, confezionata in 45 colli che avrebbe fruttato al dettaglio almeno 8 milioni di euro alle organizzazioni criminali.
  
Il gommone, lungo 8 metri con un motore fuoribordo da 250 cavalli, è stato condotto presso il porto di Otranto e sottoposto a sequestro.

Dall’inizio dell’anno sono undici le operazioni effettuate in mare dalla Guardia di Finanza e concluse con grossi sequestri (in totale 4.328 kg.) di marijuana, condotte dai finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale nelle acque del basso adriatico, a conferma della recrudescenza dei traffici illeciti provenienti dall’area balcanica. 



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