Studentessa francese trovata senza vita nella stanza di un appartamento. Conferito incarico per accertamenti sul computer

Le operazioni peritali avranno inizio l’11 marzo e le conclusioni saranno depositate entro 45 giorni. L’accertamento disposto dal Pubblico Ministero

Conferito l’incarico per la perizia sul computer di Julie Tronet, la studentessa francese di 21 anni, trovata senza vita nella stanza di un appartamento a Lecce, nel rione San Pio, il 22 ottobre 2023. La ragazza era arrivata nel capoluogo salentino, nell’ambito del progetto Erasmus. E quattro giorni prima di essere trovata morta, la studentessa raccontò di essere stata vittima di violenza sessuale.

L’accertamento tecnico, disposto questa mattina dalla pm della Procura di Lecce, Rosaria Petrolo, titolare del fascicolo d’indagine, è di natura irripetibile. Le operazioni peritali, affidate all’ingegnere Giovanni Leo, avranno inizio l’11 marzo e le conclusioni saranno depositate entro 45 giorni.

Il consulente tecnico dovrà acquisire il contenuto del computer che aveva in uso la ragazza, e nello specifico, file audio e video, accessi a internet e ai social network. Il pc venne trovato nella stanza e poi posto sotto sequestro. L’accertamento servirà a raccogliere eventuali elementi utili alla ricostruzione dei contatti della studentessa risalenti agli ultimi giorni.

La famiglia della 21enne, rappresentata dagli avvocati Giulio Bray e Rosario Almiento, ha nominato l’ingegnere Luigina Quarta, come consulente di parte.

L’unico indagato, lo studente residente a Ceglie Messapica, di 20 anni, difeso dall’avvocato Aldo Gianfreda, non ha nominato al momento un consulente di parte.

Il giovane è indagato per istigazione al suicidio e violenza sessuale. Accuse che ha sempre respinto nel corso degli interrogatori, spiegando di aver conosciuto la ragazza qualche giorno prima e precisando di aver avuto un rapporto sessuale consenziente.

Ricordiamo che nei mesi scorsi, i legali della famiglia della studentessa avevano chiesto e ottenuto una integrazione delle indagini con un sopralluogo nella sua stanza. Il 3 dicembre, gli agenti della polizia scientifica realizzarono un video con uno scanner in modo da riprendere la camera a 360 gradi per avere una visione d’insieme e scattarono diverse fotografie dell’armadio, della porta e di un block notes con degli appunti.

Al sopralluogo parteciparono tra gli altri, oltre alla pm Petrolo, anche gli avvocati e lo specialista in psicopatologia e neuropsicologia forense, Alessandro Calvo che eseguì una consulenza criminodinamica analizzando il luogo in cui venne ritrovato il cadavere.

Erano tre gli aspetti da accertare, in base a quanto chiesto dai legali della famiglia. Anzitutto, le caratteristiche dell’armadio presente nella camera che era occupata dalla studentessa, con particolare riferimento alle maniglie. Poi la posizione della porta della stanza, rispetto a tutte le altre presenti nell’appartamento. Infine, l’esame della grafia del bigliettino di addio che dovrà essere confrontato con gli appunti del block notes.

Si attendono intanto le conclusioni dell’autopsia del medico legale Alberto Tortorella.