Non accetta la fine della relazione e tormenta la ex, finisce a processo per stalking

Avrebbe perseguitato la donna con cui ha avuto una relazione sentimentale e per questo è stato rinviato a giudizio. Ora l’uomo di Cavallino dovrà difendersi dall’accusa di stalking.

stalking

Dopo aver messo fine ad una relazione sentimentale per una donna, B.G. (queste le sue iniziali per tutelare la sua privacy), è cominciato un incubo ad occhi aperti fatto di appostamenti, offese e minacce. Il suo ex compagno, C.A di Cavallino, avrebbe cominciato a tormentarla, forse perché non si rassegnava al fatto che la loro storia d’amore avesse avuto quell’epilogo. Da cosa sia stato animato, alla fine poco importa visto che, con i suoi comportamenti, avrebbe procurato alla malcapitata uno stato di ansia e paura.

Un primo passo verso la fine è stato scritto il 30 gennaio, quando si è tenuta l’udienza preliminare davanti al Giudice, Carlo Cazzella. L’uomo – che ora dovrà rispondere di «atti persecutori» – ha provato a professarsi innocente e tramite il suo legale, l’avvocato Salvatore De Mitri, ha chiesto l’emissione di una sentenza di non luogo a procedere, perché non vi erano elementi idonei a sostenere l’accusa in giudizio e per insussistenza del fatto.

La Procura della Repubblica, dal canto suo, contesta a C.A. il reato di “stalking”, per aver molestato la donna, appostandosi con l’auto a pochi passi dall’abitazione dove la lavorava come badante, per poi accelerare improvvisamente una volta scoperto. Non solo, avrebbe danneggiato la macchina della malcapitata, in più occasioni. Senza contare le frasi offensive che le avrebbe rivolto, mostrandole anche il dito medio.

La donna, difesa dall’avvocato Francesco Maria De Giorgi, nel corso dell’udienza preliminare si è costituita parte civile.

Il Giudice ritenendo necessario il dibattimento, ha disposto il giudizio a carico del presunto stalker, rinviandolo innanzi alla prima sezione penale monocratica del Tribunale di Lecce. L’udienza è stata fissata il 3 maggio 2019.

 



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