I militari della Capitaneria di Porto appartenente all'Ufficio Marittimo di Porto Cesareo hanno sanzionato alcuni pescatori sportivi che esercitavano la propria attività senza il previsto permesso; sempre in mattinata, presso la località Frascone del Comune di Nardò, un soggetto ha ricevuto la denuncia a piede libero poiché pescava in area protetta.
Proseguono senza sosta gli accertamenti della Capitaneria di porto lungo il litorale cesarino. Anche questa mattina il personale appartenente all’Ufficio Locale Marittimo di Porto Cesareo, durante i consueti pattugliamenti costieri, ha sorpreso diversi pescatori sportivi muniti di canne che esercitavano la pesca da riva.
Dopo aver accertato le generalità e la posizione geografica in cui i pescatori praticavano l’attività predatoria, i militari hanno comminato ad alcuni di essi una sanzione amministrativa in quanto sprovvisti del previsto permesso per poter effettuare la pesca all’interno della zona “C” dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo, un terzo soggetto invece è stato denunciato a piede libero poiché pescava in località Frascone del Comune di Nardò, zona ben nota per essere riserva integrale della medesima area marina protetta.
Sempre nel corso della mattinata, i militari della Capitaneria di porto, hanno posto sotto sequestro circa 400 mt di rete da posta tipo tramaglio a bordo di una piccola imbarcazione da diporto, in quanto non contemplata dalla normativa vigente, quale attrezzo utilizzabile ai fini della pesca sportiva.
Gli uomini della Guardia Costiera, tornano a sensibilizzare tutti i cittadini, affinché non vengano poste in essere condotte contrastanti con la tutela delle risorse biologiche marine, e preannunciano che l’assiduità e la costanza delle attività ispettive lungo tutta l’Area Marina Protetta proseguirà anche nei prossimi giorni.