Il mistero del «peschereccio fantasma», la vecchia imbarcazione incagliata a Torre San Giovanni

I militari della Guardia Costiera sono riusciti a salire a bordo del «peschereccio fantasma» incagliato ‘misteriosamente’ a Torre San Giovanni.

È apparsa così, dal nulla, nello specchio d’acqua che bagna Torre San Giovanni. Quell’imbarcazione vecchia, incagliata nella bellissima frazione del comune di Ugento, è diventata ben presto un mistero con il suo carico di segreti nascosti nei suoi 20 metri. Nessuna sigla identificativa, una scritta in arabo sulla fiancata, qualche indumento ritrovato dagli uomini della Guardia Costiera durante il sopralluogo lasciano pensare che sia stata usata per “accompagnare” i migranti sulle coste del Salento, ma gli elementi in mano sono ancora troppo pochi avere certezze. L’unica cosa certa è che non sono giunte segnalazioni di persone scomparse.

Gli accertamenti continuano

Questa mattina un mezzo della Guardia Costiera di Gallipoli e una pattuglia terrestre, coordinata dal comandante dell’Ufficio Locale marittimo di Torre San Giovanni d’Ugento, 1° Maresciallo Gianluca Spada, sono intervenuti per valutare come mettere in sicurezza l’imbarcazione, facendo attenzione, in particolar modo, al combustibile presente a bordo, per scongiurare ogni potenziale forma di inquinamento.

Quando i militari sono saliti  sul peschereccio non c’era nessuno, ma l’accurata ispezione ha permesso di escludere la presenza di materiale potenzialmente “pericoloso” per il mare o l’ambiente.

Gli accertamenti continueranno anche nei prossimi giorni, in sinergia con la Prefettura di Lecce e con la Procura della Repubblica. Se al momento sono ancora pochi gli elementi che lasciano presupporre che l’imbarcazione sia stata utilizzata per trasportare migranti – la presenza di una scritta in arabo sulla fiancata e alcuni indumenti abbandonati – si tratta di una pista che non può essere esclusa del tutto. Resta un’ipotesi concreta, ma priva di certezze insomma.

Ci sono poi altre domande su cui fare chiarezza: come possano le onde aver traportato sulle coste del Salento un peschereccio di quelle dimensioni. E come si è arenato a Torre San Giovanni. Tocca ricostruire il suo ultimo viaggio, in poche parole.

La Capitaneria di porto di Gallipoli, intanto, raccomanda comunque massima attenzione per chi per lavoro o per svago conduca una navigazione in prossimità del peschereccio fantasma.