Sotto effetto di alcol, picchiava la compagna ed il figlio fino a farlo sanguinare? Finisce sotto processo

L’inchiesta ha preso il via dalla denuncia della vittima, presso la locale stazione dei carabinieri, dopo i numerosi episodi di maltrattamenti avvenuti tra le mura domestiche

È accusato di aver picchiato per tre lunghi anni la compagna ed i figli, spesso sotto effetto di alcol.
Un uomo di mezza età di Carmiano è finito sotto processo con le accuse di maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Il rinvio a giudizio è stato disposto, nelle scorse ore, dal gup Angelo Zizzari, al termine dell’udienza preliminare. Il processo si aprirà nei prossimi mesi, dinanzi ai giudici in composizione collegiale. Intanto, le vittime si sono costituite parte civile con l’avvocato Emanuela Pispico. L’imputato assistito dall’avvocato Arturo Balzani potrà difendersi dalle accuse nel corso del dibattimento.

L’inchiesta ha preso il via dalla denuncia della vittima, presso la locale stazione dei carabinieri, dopo i numerosi episodi di maltrattamenti avvenuti tra le mura domestiche. La donna e suoi due figli vennero quindi trasferiti in una struttura protetta per le vittime di violenza.

L’inchiesta

I fatti si sarebbero verificati tra il 2017 ed il 2020. Il presunto padre-padrone a seguito di litigi per futili motivi, in preda ad uno stato di ira, causato anche dall’abuso di sostanze alcoliche, avrebbe ingiuriato la convivente, con frasi del tipo: “non vali come donna, come madre e come compagna”. Inoltre, avrebbe malmenato ripetutamente la donna ed i figli con calci, schiaffi e pugni. Come accaduto nel dicembre del 2020, quando l’uomo sferrava un calcio in pancia alla compagna. E nello stesso mese, l’avrebbe percossa, provocandole diversi lividi sul viso. Tali condotte violente, secondo l’accusa, venivano indirizzate anche verso il figlio minorenne. Il padre lo avrebbe ripetutamente colpito alle gambe, alla schiena ed al viso fino a a fargli sanguinare il naso. In altre occasioni, lo avrebbe costretto, prendendolo a calci, a rimanere da solo nella camera da letto, chiudendo a chiave la porta della stanza. Non solo, poiché in una circostanza, l’uomo dopo avere preso la birra dal frigorifero, gliela avrebbe versata sulla schiena, sottoponendolo ad ulteriori umiliazioni.



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