Cade un pino in Via Casotti a Lecce, momenti di paura nel Quartiere San Lazzaro

L’albero ha occupato tutta la strada. Sono intervenuti i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale. Interviene il Sindaco Salvemini

Fortunatamente in quel momento non c’era alcuno a transitare, altrimenti, forse, si sarebbe parlato di qualcosa di più grave.

Momenti di paura nel Quartiere San Lazzaro, dove, nel primo pomeriggio di ieri, le lancette dell’orologio segnavano all’incirca le 14.00, una squadra dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Lecce, è stata chiamata a intervenire nel capoluogo, in Via Casotti, perché un pino ad alto fusto era caduto al suolo. Il grosso albero aveva occupato l’intera strada.

Giunti sul posto i Caschi Rossi, hanno tagliato e rimosso alcuni rami pericolanti di altre piante site nelle vicinanze, gli stessi, poi, hanno messo in sicurezza la zona in attesa del ripristino dei luoghi da parte degli operatori del Comune.

Il post di Salvemini

Sull’accaduto è intervenuto con un posto su facebook il Sindaco di Lecce Carlo Salvemini: “Oggi è caduto un pino a San Lazzaro, con allerta arancione (più severa di quella gialla). L’albero, gravato dal peso dell’acqua, non aveva più le sue radici, come evidenziato dallo stato dei luoghi post caduta. Le radici, che solitamente non vediamo, fermandoci alla mera vista delle chiome, sono un sostegno fondamentale per un albero, e quando sono molto ridotte la stabilità dell’albero è compromessa; questo è accaduto, per questo l’albero ha ceduto improvvisamente, dopo quarant’anni che era lì.

Perché l’albero non aveva più le sue radici? Sono state recise e indebolite, con ogni probabilità, durante i lavori (fatti molti anni fa) di sostituzione di marciapiedi e illuminazione pubblica. Di recente lì c’è stata una semplice scarificazione del manto d’asfalto della sede viaria.

Sostituire questi alberi, piantanti 30, 40 o 50 anni fa in un contesto urbano che non è adatto alla loro crescita sana e alla loro stabilità deve diventare una priorità comune.

Naturalmente, la sostituzione va fatta a tutela dell’incolumità pubblica e dopo le necessarie verifiche e indagini agronomiche, prevedendo la sostituzione (e dove possibile l’aumento), con alberi compatibili con l’ambiente urbano”.



In questo articolo: