Udienza preliminare su presunte tangenti per gestione rifiuti: chiesto il processo per Silvano Macculi ed altri sette

L’udienza preliminare è stata aggiornata al 9 marzo quando proseguirà la discussione e arriverà la decisione del giudice sull’eventuale rinvio a giudizio o il proscioglimento dall’accusa per gli imputati.

Continua, anche se a piccoli passi, l’udienza preliminare sulle presunte tangenti per ottenere gli appalti nella gestione dei rifiuti. Questa mattina, dinanzi al gup Vincenzo Brancato, il pubblico ministero Alessio Coccioli ha chiesto il rinvio a giudizio per otto imputati: Silvano Macculi, 49 anni di Botrugno, nelle vesti di presidente dell’Ato Le/2 (Ambito territoriale ottimale) ed altre sette persone rischiano di finire sotto processo.

Si tratta del dirigente di Palazzo Carafa del settore Ambiente, Fernando Bonocuore, 50 anni di Lecce, responsabile unico del procedimento delle gare d’appalto dell’Aro 4 e dell’Aro 6 (ambiti di raccolta ottimale); Anna Maria Bonocuore, 40 anni, di Lecce; il sindacalista Valerio Contaldo, 59 anni di Galatina; il funzionario della Provincia Giorgio Rausa, 63 anni di Poggiardo; Giovanni Biasco, 59 anni di Botrugno; Riccardo Bandello, 45 anni di Otranto; Emanuele Borgia 51 anni di Maglie, Dec dell’Ato Lecce 2.

Invece, il responsabile tecnico di Ato Lecce 2, Luana Greco, 46 anni di Tricase ha chiesto ed ottenuto di essere giudicata con il rito abbreviato. Il giudice ha accolto l’istanza dei suoi difensori, gli avvocati Riccardo Giannuzzi e Alessandro Distante. Il processo con “rito alternativo” si terrà il 22 marzo.

Sempre oggi, si sono tenute le prime arringhe difensive. L’udienza preliminare è stata aggiornata al 9 marzo, quando proseguirà la discussione è arriverà la decisione del giudice sull’eventuale rinvio a giudizio o il proscioglimento dalll’accusa per gli imputati.

Ricordiamo che nella scorsa udienza, il “grande accusatore” si è costituito parte civile. Il gup Vincenzo Brancato ha accolto la richiesta di Gianluigi Rosafio e della moglie Luce Tiziana Scarlino, assistiti dagli avvocati Federica Sambati e Paolo Pepe.
Costituzione di parte civile anche per Silvano Calogiuri ex Presidente della cooperativa Supernova, difeso dall’avvocato Giovanni Castoro e Antonio Roberto Greco assistito da Paola Scialpi.

La vicenda vedrebbe il coinvolgimento di politici locali, sindacalisti e alcuni personaggi legati alla Sacra Corona Unita.

I capi di accusa

Gli imputati rispondono in concorso, a vario titolo ed in diversa misura, dei reati continuati di: concussione “tentata”o “consumata”, estorsione e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.

Il collegio difensivo

Gli imputati sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Mario Rossi, Luigi Corvaglia, Salvatore Corrado, Riccardo Giannuzzi, Francesco Paolo Sisto, Luigi Rella, Viviana Labbruzzo, Luigi Covella, Giuseppe e Michele Bonsegna, Giuseppe Erriquez, Angelo Vantaggiato.

Il “grande accusatore” è Gianluigi Rosafio, 41 anni di Taurisano. Nell’inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Antonio De Donno e del sostituto procuratore antimafia Alessio Coccioli si fa riferimento ad appalti ed assegnazioni d’incarichi risalenti al periodo compreso fra il 2007 ed il 2009.



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