Dopo essersi drogato, lascia siringhe per casa alla presenza della bimba? A processo un 38enne

L’inchiesta ha preso il via dalla denuncia della donna che ha riferito una sequela di percosse e minacce di morte fino ad agosto del 2019.

Avrebbe minacciato di morte e percosso la moglie per sette lunghi anni. Non solo, poiché avrebbe lasciato in giro per casa siringhe e aghi dopo aver fatto uso di droga.

Un 38enne di un paese del Basso Salento è finito sotto processo con le accuse di maltrattamenti in famiglia, stalking, violazione degli obblighi di assistenza familiare. Il gip Michele Toriello ha emesso infatti un decreto di giudizio immediato, dopo la richiesta avanzata dal pm Luigi Mastroniani.

L’uomo dovrà presentarsi il 3 febbraio prossimo, dinanzi al giudice monocratico Annalisa De Benedictis per l’inizio del processo.

È assistito dall’avvocato Simona Mancini che potrà avanzare richiesta di rito alternativo (abbreviato o patteggiamento).

L’inchiesta ha preso il via dalla denuncia della donna che ha anche ottenuto dal tribunale la separazione dal marito.

La presunta vittima, assistita dall’avvocato Alberto Gatto, ha riferito una sequela di comportamenti prevaricatori e aggressivi per mano dell’uomo, avvenuti tra il mese di luglio del 2012, fino ad agosto del 2019.  Ora potrà costituirsi parte civile durante la prima udienza del processo.

Anzitutto, il marito violento avrebbe picchiato la moglie con schiaffi e calci, anche in presenza della bambina, fin da quando la piccola aveva un anno. E vengono contestati all’imputato una serie di insulti verbali, pedinamenti, minacce di morte attraverso messaggi telefonici, con frasi del tipo: “pagherai tutto fino alla morte” e poi, “vi ammazzo tutti, tu sei la prima casa scannu”.

Inoltre, il 38enne avrebbe impedito alla coniuge di incontrare le amiche ed i familiari.

Il 40enne, venne raggiunto nei mesi scorsi da un divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla   vittima, emesso dal gip Simona Panzera.