
Avrebbe tentato di corrompere una funzionaria dell’Ispettorato del lavoro e suo marito, un imprenditore, e per questo Giovanni Greco, 52 anni di Nociglia, ispettore di Polizia della Sezione Amministrativa, è finito sotto processo. Il Gup Simona Panzera ha accolto la richiesta di giudizio abbreviato dei legali dell’imputato. L’udienza si celebrerà il 22 gennaio prossimo. Il poliziotto è assistito dagli avvocati Luigi e Roberto Rella.
Il 17 luglio scorso il Questore Leopoldo Laricchia ha proceduto all’immediata sospensione dal servizio del dipendente, per la durata di 12 mesi, a seguito della misura cautelare interdittiva emessa dal GIP Antonia Martalò, su richiesta del Pm Antonio Negro che gli contestava il reato di tentata corruzione. Nei mesi scorsi, durante l’interrogatorio di garanzia, Giovanni Greco ha risposto alle domande del giudice, chiarendo la propria posizione nella vicenda e difendersi dalle gravi accuse.
Le indagini
Le indagini, svolte dalla stessa Squadra Mobile e chiuse dal Pubblico Ministero nel mese di luglio, hanno preso il via dalla denuncia presentata a febbraio di quest’anno dalla funzionaria e dal marito imprenditore. Gli accertamenti, pur non rilevando altre condotte illecite poste in essere dal dipendente, hanno confermato il contenuto delle dichiarazioni rese dalla coppia agli uomini in divisa: secondo il racconto della donna, il poliziotto facendo leva su una conoscenza pregressa dovuta a motivi professionali, le avrebbe chiesto di consentirgli, tramite il disvelamento delle relative password, riutilizzate dall’Ispettorato del lavoro, dietro la promessa di una dazione di denaro per ogni accesso effettuato.
Circa un mese dopo, l’ispettore della Questura ha ricontattato l’imprenditore e, millantando la sua appartenenza a non meglio precisati apparati dello Stato, gli avrebbe confermato il suo interesse per la richiesta fattagli in precedenza.