Naviga a motore nell’area marina protetta, vede la Guardia costiera e fugge. Controlli serrati

Motovedette e pattuglie della Guardia costiera sono impegnate nelle attività di controllo contro la pesca di frodo e irregolarità. Numerose le denunce.

Il bel tempo di questi giorni ha reso intense le attività di molti pescatori professionali e sportivi. Le autorità marittime si sono concentrate al fine di contrastare l’utilizzo di tecniche e attrezzi da pesca non consentiti.
Numerose sono state, infatti, le verifiche da parte dei militari della Guardia Costiera del Compartimento Marittimo di Gallipoli.

Diportista denunciato a Porto Cesareo

In particolare è stato sorpreso alle prime luci dell’alba, un diportista che navigava a motore all’interno della zona di riserva integrale dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo. Il diportista, appena si è accorto dell’arrivo della motovedetta, ha tentato di guadagnarsi la fuga con la sua imbarcazione, ma è stato fermato dalla motovedetta e successivamente identificato da una pattuglia a terra della Guardia Costiera per i successivi atti di polizia giudiziaria a suo carico.

L’uomo è stato deferito all’Autorità Giudiziaria sia per aver effettuato l’accesso in un tratto di mare interdetto sia per aver commesso resistenza.

Due motopescherecci sanzionati sull’Adriatico

Sul versante Adriatico, invece, oltre ad un sequestro di circa un km di rete da posta non etichettata e non segnalata, che di fatto costituiva un serio pericolo per la sicurezza della navigazione, sono stati sanzionati due motopescherecci, uno per aver violato l’ordinanza di interdizione di uno specchio acqueo interdetto al transito, l’altro per aver interrotto il segnale di controllo satellitare della posizione e delle attività di pesca in generale.

Tale sistema è denominato “blue box” ed è installato sui pescherecci: se spento, non consente di monitorare le attività di pesca eludendo di fatto i controlli svolti quotidianamente in remoto dagli operatori di servizio nelle sale operative.

E così, inevitabilmente, ad entrambi i comandanti dei rispettivi motopesca è stata comminata una sanzione amministrativa dell’ammontare di 4.000 euro, nonché l’assegnazione dei punti sia al titolo professionale del comandante sia alla licenza di pesca.

A Gallipoli sequestrati 300 ricci

In ultimo, dopo aver comminato una multa di 2.000 euro a due venditori abusivi di Gallipoli, sono stati sequestrati e reimmessi nel proprio habitat naturale, oltre 300 esemplari di riccio di mare, in quanto abusivamente pescati (poiché eccedenti i 50/die consentiti) e commercializzati.



In questo articolo: