Il pm chiede il rinvio a giudizio del sindaco di Sternatia, ma secondo il giudice il reato andrebbe riqualificato con uno meno grave. È quanto accaduto nel corso dell’udienza preliminare davanti al gup Sergio Tosi. Quest’ultimo dopo la discussione delle parti, ha emesso un’ordinanza con la quale ha ravvisato a carico di Massimo Manera, 59enne di Sternatia, il reato di molestie in luogo di quello di stalking poiché, a suo avviso, non ci sarebbe stata quella modifica delle abitudini di vita della parte offesa, invitando il pubblico ministero a modificare l’imputazione. Il pm d’udienza Simona Rizzo ha rilevato, però, che trattandosi di un procedimento da codice rosso, la valutazione va fatta dal pubblico ministero titolare dell’indagine penale.
Il procedimento è stato rinviato all’udienza del 2 febbraio in attesa delle valutazioni del pm Erika Masetti, che ad ogni modo non è obbligata alla modifica (come previsto invece dall’ordinanza di imputazione coatta a seguito di richiesta di archiviazione).
A tal proposito l’avvocato Massimo Bellini, legale della persona offesa, ha dichiarato: “Ad avviso di questo difensore la complessa vicenda giudiziaria non può risolversi in sede di udienza preliminare, ma va affrontata in dibattimento per la giusta e ponderata valutazione di tutte le risultanze investigative”.
Ricordiamo che nei mesi scorsi, la Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio per il sindaco di Sternatia, per l’ipotesi di reato di atti persecutori con l’aggravante di aver commesso il fatto con strumenti informatici. L’imputato è difeso dall’avvocato Stefano De Francesco.
Massimo Manera è accusato di aver tormentato una donna con una serie di mail e messaggi WhatsApp. I fatti, secondo l’accusa, si sarebbero verificati a partire dal mese di dicembre del 2021. Manera avrebbe perseguitato la donna costringendola a modificare le proprie abitudini di vita. E la presunta vittima, in alcune occasioni avrebbe chiesto alle amiche di accompagnarla nelle uscite pubbliche. Non solo, poiché Manera l’avrebbe molestata inviandole una lunga serie di mail e messaggi WhatsApp. E avrebbe continuato a importunarla, nonostante la richiesta della donna di non essere più contattata, tanto da indurla a chiedere al Questore un provvedimento di ammonimento che veniva disposto nell’ottobre del 2022.
E sempre secondo l’accusa, Manera, nonostante ciò, dopo averla incontrata ad un evento pubblico, l’avrebbe seguita per le vie del centro di Lecce. E successivamente le avrebbe mandato una serie di mail.
Ora si attendono gli esiti dell’udienza preliminare.