
Anche il Salento si stava preparando ad un rave party fuori da ogni controllo e da ogni autorizzazione. A bloccarlo sul nascere nelle aree rurali della città di Lecce ci hanno pensato poliziotti e carabinieri. La scoperta è scaturita in seguito ai servizi di controllo del territorio predisposti dalla Questura di Lecce e svolti ad ampio raggio con equipaggi della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri e con l’ausilio dei Reparti Mobili al fine di scongiurare assembramenti di persone nell’ambito di manifestazioni musicali non autorizzate.
Dopo il grande clamore suscitato dal rave party di Viterbo, in cui migliaia di giovani in preda ai fumi dell’alcol e della droga hanno dato vita ad assembramenti pericolosissimi e sono rimasti nell’ area che avevano individuato anche dopo la notizia della morte di un partecipante, dello stupro di due ragazze e di numerosi ricoveri per coma etilico, fino a quando non sono intervenute le Forze dell’Ordine, anche il Salento si stava preparando ad una ‘festa off limits’ non autorizzata.
Fondamentale è stata l’attività informativa svolta sui social ed il monitoraggio da parte della Digos che ha tenuto sotto stretto controllo le cosiddette “fonti aperte”, proprio dalle quali è stato intercettato l’invito a partecipare ad un “rave party” che si sarebbe dovuto verosimilmente svolgere nella serata di ieri nelle campagne leccesi.
Così per tutto il pomeriggio varie pattuglie delle Forze di Polizia territoriali, della Digos e della Squadra Mobile hanno monitorato il territorio ed hanno bloccato un furgone con a bordo alcuni giovani, tutti con precedenti di polizia per aver partecipato a rave party. Il personale della Digos ha verificato che all’interno del furgone c’erano strumenti per riprodurre e amplificare la musica: 6 casse acustiche, un gruppo elettrogeno con annessa tanica di benzina e tutta la cavetteria per i collegamenti.
In tre sono stati accompagnati in Questura: un uomo, di Lecce, di 27 anni e due donne rispettivamente una ragazza di Maglie, di 24 anni ed una donna di Cesena, di 34 anni. Nessuno di loro ha dato spiegazione in merito al possesso del materiale e all’eventuale utilizzo. Nel corso degli accertamenti, visti i precedenti di polizia a carico dei soggetti identificati, i poliziotti hanno sequestrato tutto il materiale e denunciato in stato di libertà i tre per il reato di ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli che erano contenuti in una cassetta con il resto del materiale sequestrato.
Fuori dalla Questura solidarietà ai fermati
Mentre i tre giovani venivano portati negli uffici della Questura per gli accertamenti, all’esterno si è radunato un piccolo corteo di 30 ragazzi di area anarco-insurrezionalista per una protesta pacifica di solidarietà ai fermati. Non è stato registrato, tuttavia, alcun atto di intemperanza o di violenza fino al momento dell’uscita dei tre.
La Questura fa sapere che i servizi di vigilanza per la prevenzione e il contrasto anche di questi eventi continueranno nelle prossime settimane su tutto il territorio della Provincia di Lecce.
Va ricordato, infine, che le Forze dell’Ordine erano già intervenute nel mese di luglio per interrompere un rave party nella zona campestre della marina leccese di San Cataldo e a Ferragosto nella zona del comune di Porto Cesareo, al limite con la provincia di Taranto. In entrambe le occasioni le aree erano state sgomberate dalla presenza di centinaia di giovani.