“Non volevo farle del male”, resta in carcere il 29enne che ha sequestrato l’amica della sua ex

Emanuele Tafuro, ascoltato in carcere dal gip Sergio Tosi, ha fornito la sua ricostruzione del sequestro dell’amica della sua ex convivente.

Il giudice conferma l’arresto e la misura del carcere per l’uomo arrestato, nelle scorse ore, dopo aver sequestrato l’amica della ex fidanzata. Si è svolta, nel primo pomeriggio di ieri, l’udienza di convalida nei confronti di Emanuele Tafuro, 29enne originario di San Pietro Vernotico, ma domiciliato a Squinzano. L’indagato, ascoltato in carcere dal gip Sergio Tosi, ha fornito la propria ricostruzione dei fatti.

Assistito dall’avvocato Antonio Degli Atti, ha negato di aver sequestrato la giovane di Carmiano. Voleva solo parlare con lei e non era intenzionato a farle del male (era in possesso di una pistola giocattolo). Durante la discussione in macchina, però, la situazione gli sarebbe sfuggita di mano.

Emanuele Tafuro risponde di sequestro di persona, minacce, percosse e porto di armi od oggetti atti ad offendere.

Le indagini

Voleva a tutti i costi sapere dove si trovasse la sua ex ragazza. Così, ha bussato alla porta dell’abitazione di un’amica per ottenere informazioni utili a rintracciarla. Quando la ragazza, residente a Carmiano, si è rifiutata di assecondare le sue richieste, Tafuro ha dato letteralmente di matto. Prima l’ha obbligata a salire con la forza sulla propria auto, poi ha cominciato a schiaffeggiarla per farla parlare. Non contento, l’ha minacciata con una pistola (giocattolo).

Allertati dalla vittima, i Carabinieri della locale stazione insieme ai colleghi della Compagnia di Campi salentina sono riusciti a trovare la vittima e il suo sequestratore in una zona di campagna.

L’arma giocattolo è stata sottoposta a sequestro insieme ad una mazza di ferro del peso di circa cinque chili rinvenuta nella macchina.



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