Incidente mortale alle porte di Melendugno, l’avvocato della famiglia del 91enne: “Non ha avuto un malore”

“Non ha avuto un malore e non ha causato l’incidente alle porte di Melendugno”. L’avvocato della famiglia di Salvatore Quarta ha voluto fare delle precisazioni sull’accaduto.

incidente mortale melendugno-martano

Giovedì 15 settembre in un tragico incidente alle porte di Melendugno tra una Opel Agila e una Ford Fiesta perdeva la vita Salvatore Quarta, 91enne di Cavallino, persona conosciuta e stimata da tanti nella sua comunità. Nell’immediatezza dell’impatto, Leccenews24.it ha redatto un articolo (qui consultabile) in cui raccontava l’accaduto alla luce delle prime ricostruzioni dei fatti riferite da più fonti sul posto.

Nella giornata di ieri, la nostra testata ha ricevuto una lettera di diffida a firma dell’Avv. Vincenzo Oberdan Casilli, legale dei familiari del Sig. Salvatore Quarta in cui si contesta la nostra ricostruzione dei fatti. Lettera che riportiamo integralmente:

“Nella mattinata del 15/09/2022 il congiunto dei miei assistiti è rimasto coinvolto in un incidente stradale alle porte di Melendugno in cui ha purtroppo perso la vita. Sul Vostro giornale è apparso nella stessa giornata un articolo dal titolo ‘Incidente mortale a Melendugno: nello scontro tra due auto perde la vita un anziano‘. Nel corpo del suddetto articolo si legge: ‘…Il sospetto che dovrà essere confermato dagli uomini in divisa chiamati ad effettuare i rilievi di rito, è che l’anziano abbia avuto un malore mentre era al volante dell’auto. Ipotesi su cui si dovrà fare chiarezza”. L’articolo in questione contiene particolari infondati e fuorvianti, che non trovano alcun riscontro nella realtà, nè nei rilievi effettuati dalle autorità intervenute sul posto.
In realtà:
– il Sig. Salvatore Quarta non è stato colto da alcun malore;
– il Sig. Salvatore Quarta non ha provocato la collissione con la Opel Agila, ma è stato il conducente di quest’ultima vettura ad invadere la sua corsia di marcia nel tentativo di effettuare un’indebita manovra di svolta.
A seguito di tale pubblicazione contenenti fuorvianti informazioni, si è scatenata sui social una vera e propria campagna contro l’ onorabilità e la correttezza sia del compianto sig. Quarta, sia dei suoi familiari.
Atteso che le indagini delle autorità competenti stanno ancora facendo il loro corso, i miei assistiti non aggiungono ulteriori particolari, ma nel contempo Vi invitano e diffidano immediatamente a rimuovere, o rettificare tramite smentita, le fuorvianti informazioni da Voi pubblicate, nonchè ad astenerVi per il futuro dall’effettuare nuove pubblicazioni riguardanti la condotta del proprio defunto prive di riscontri reali”.

La replica di Leccenews24.it

Egr. Avvocato,
nell’esprimere ancora una volta la vicinanza alla famiglia del Sig. Quarta e il grande rispetto per il dolore dei suoi cari, riconoscendo il diritto sacrosanto alla reale ricostruzione del tragico incidente, siamo a precisare quanto segue.

Abbiamo redatto l’articolo sulla base delle foto e delle informazioni in nostro possesso, informazioni più volte controllate in quei tragici momenti. Le parole sono state scelte con attenzione, sono state pesate e riflettute, perché se è vero che dovremmo essere ‘abituati’ dal mestiere nel raccontare gli incidenti, talvolta mortali, sappiamo anche (e la nostra deontologia ci impone di non dimenticarlo mai) che dall’altra parte dello schermo c’è un padre, una madre, una figlia, un parente, un amico che piange. Per questo, se non abbiamo contezza di un particolare evitiamo di scrivere qualunque cosa che possa generare dubbi.

Quando abbiamo riportato del sospetto malore, i rilievi erano ancora in corso e le prime ricostruzioni sul posto facevano propendere per questa possibilità. Del resto il reiterato utilizzo di congiuntivo e condizionale nella frase in questione fa comprendere che nella stesura dell’articolo si è sempre lasciato il necessario spazio alle successive e doverose verifiche oggi delle Forze dell’Ordine e domani dei periti e degli esperti che tramuteranno le ipotesi dei primi momenti nella più verosimile ricostruzione dell’accaduto. Del resto, compito della nostra testata giornalistica, che della credibilità e della onorabilità fa i suoi caratteri distintivi, è proprio quello di seguire l’iter della vicenda – eventualmente anche nelle sedi giudiziarie – per capire cosa ha portato alla morte del povero sig. Salvatore Quarta. Noi non siamo un blog, non siamo una pagina facebook. Siamo una testata giornalistica, registrata in un Tribunale della Repubblica Italiana, con un corrispondente di Cronaca Giudiziaria che certamente seguirà lo sviluppo della vicenda.

Oggi apprendiamo da Lei, egr. avvocato, che il Sig. Quarta non ha avuto alcun malore. Nostro dovere è riportare le sue dichiarazioni nei nostri articoli di cronaca, aggiornando la ricostruzione dei fatti.

Su una considerazione, però, egr. avvocato, ci sentiamo di darle pienamente ragione: ci sono stati alcuni commenti sui social che, senza sensibilità alcuna, non hanno tenuto conto del dolore dei familiari e si sono esclusivamente soffermati sull’età del conducente, il povero Sig. Quarta. Nostro compito di moderatori della chat è stato quello di cancellare i più cattivi ed i più inopportuni. Se ne è sfuggito qualcuno, chiediamo davvero scusa ai familiari anche in nome e per conto di chi avventatamente ha scritto certe considerazioni. Comprendiamo la sofferenza dei familiari causata, come Lei scrive, dalla lettura di alcuni commenti ma ci permettiamo di aggiungere che le opinioni espresse sui social non sono sempre la conseguenza diretta di quello che è scritto nell’articolo. Spesso si commenta senza pensare alle conseguenze che le parole possono avere su chi legge.



In questo articolo: