Rimborsi benzina per spostamenti con l’auto privata? “Cade” l’accusa di peculato per il Dirigente Fernando Bonocuore

L’inchiesta, oramai archiviata dal gip, venne aperta in seguito ad alcuni esposti. I fatti presi in esame dagli inquirenti si sarebbero verificati tra il 2011 e 2014.

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Avrebbe usufruito dei rimborsi benzina per spostamenti con l’auto privata a fini personali? “Cade” l’accusa di peculato nei confronti del dirigente del Comune di Lecce, Fernando Bonocuore. Il gip Giovanni Gallo, con apposito decreto, ha accolto l’istanza di archiviazione del pm Paola Guglielmi. La Procura, infatti, ha recepito positivamente i chiarimenti resi dall’indagato, assistito dall’avvocato Luigi Rella, nel corso dell’ interrogatorio. Inoltre, l’attività d’indagine non ha riscontrato condotte illecite, finalizzate all’appropriazione di denaro.

L’inchiesta venne aperta in seguito ad alcuni esposti. I fatti, presi in esame dagli inquirenti, si sarebbero verificati tra il 2011 e 2014. Inoltre, nel marzo e poi nel settembre del 2018, furono eseguite alcune perquisizioni negli uffici di Palazzo Carafa. Non sarebbe, però emerso dagli accertamenti della Gdf che il dirigente utilizzasse la propria auto, per scopi personali.

Fernando Bonocuore, inoltre, ha sempre sostenuto che i buoni benzina servissero per i numerosi spostamenti. Per effettuarli avrebbe, in effetti, utilizzato la propria auto, ma solo per necessità, a causa della carenza di autovetture nel Settore Ambiente e Protezione Civile, di cui era Dirigente. Tanto che fu egli stesso a sollecitare il problema agli uffici competenti, ottenendo in un caso anche l’autorizzazione ad usare la macchina privata, anche per “trasferte” fuori provincia, per motivi di lavoro.