Estorsione a sfondo sessuale verso il compagno di corso? Studente sotto processo

Secondo l’accusa, tra il 2018 ed il 2022, lo studente, originario di un paese del Leccese, subì una serie di minacce dal collega tarantino.  

Uno studente universitario, accusato di un ricatto a sfondo sessuale verso un compagno di corso, costretto a dargli oltre 5 mila euro, per evitare che l’amico rivelasse il suo orientamento sessuale, è finito sotto processo per estorsione.

Nella giornata di oggi, il gup Anna Paola Capano, al termine dell’udienza preliminare, ha rinviato a giudizio un 26enne tarantino, accogliendo la richiesta del pm Alberto Santacatterina. Il giudice ha rigettato invece la richiesta di abbreviato condizionato a una perizia psichiatrica.

Il processo si aprirà il 19 maggio davanti al giudice monocratico.

Secondo l’accusa, tra il 2018 ed il 2022, lo studente, residente all’epoca dei fatti in un paese del leccese, subì una serie di minacce dal collega tarantino. Il 26enne pretendeva una serie di somme di denaro. Nel corso del tempo, le richieste, attraverso messaggi su whatsapp e mail, però, si fecero sempre più insistenti. Ed il giovane tarantino, sostiene l’accusa, arrivò a chiedere ed a ottenere dalla vittima, somme di denaro fino a 5.575 euro complessivi, per non rivelare il contenuto delle loro conversazioni. Il 26enne infatti finì per minacciarlo di rovinargli la reputazione, diffondendo sui social, informazioni sui suoi orientamenti sessuali.

Dopo la denuncia del dicembre del 2022, venne aperta un’inchiesta che si avvalse di una consulenza informatica sul contenuto dei telefoni dei due compagni di corso.

E si è arrivati, in queste ore, al rinvio a giudizio dell’imputato.

L’imputato, difeso dall’avvocato Maurizio My, potrà difendersi dalle accuse, durante il dibattimento.

Intanto, la parte offesa si è costituita parte civile con l’avvocato Agnese Lorenzo.