Nella mattinata di oggi 23 febbraio è stata data esecuzione al provvedimento emesso dal Questore di Lecce, che dispone la chiusura, per la durata di quindici giorni, di un esercizio pubblico con sede in Scorrano.
Dovrà restare chiuso per quindici giorni il Bar di Scorrano che ha fatto da teatro alla violenta rissa che rischiò di trasformare la notte di capodanno in tragedia. Il provvedimento, emesso dal Questore ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, è stato eseguito questa mattina. Serrande chiuse, quindi.
I fatti
Come accertato dalla Compagnia Carabinieri di Maglie, la notte tra il 31 dicembre 2018 ed il 1 gennaio 2019, il bar ha fatto da sfondo ad una lite che ha coinvolto numerose persone. Tutti volti ‘noti’ alle forze dell’Ordine con alle spalle precedenti penali o giudiziari. Ad un certo punto, uno dei partecipanti al parapiglia ha cominciato a sparare. Diversi i colpi di arma da fuoco uditi in piazza Vittorio Emanuele, dove si affaccia il bar. Chiaro lo scopo intimidatorio.
È stato l’inizio di una notte di follia. Chi aveva aperto il fuoco ha minacciato prima un compaesano, puntandogli una pistola poi una donna intervenuta a difesa dell’amico. L’arma da fuoco, tolta all’aggressore, è stata nascosta dentro una fioriera all’esterno del locale.
Che si sia trattato di un episodio grave che ha messo in pericolo l’ordine e la sicurezza pubblica è dimostrato dal numero di persone che si erano riversate in piazza per i classici festeggiamenti di fine anno e noncuranti di andare incontro ad un potenziale ‘pericolo’. Ma anche dal fatto che i partecipanti alla rissa erano tutti armati: chi impugnava una pistola, chi un coltello, chi un manganello e addirittura un machete. Insomma, ‘strumenti’ che potevano far male ai presenti in piazza.
Oltre a chi ha premuto il grilletto, altre otto persone sono finite nei guai: tre per favoreggiamento perché quando furono ascoltati dagli uomini in divisa hanno mentito, dichiarando il falso per depistare le indagini e intralciare il lavoro degli inquirenti.
Questi, in sintesi, i motivi che hanno spinto il Questore su richiesta dei Carabinieri a sospendere l’attività, indispensabile anche per evitare che si ripetano episodi anche solo simili.
Il provvedimento di chiusura ha natura cautelare, al fine evidente di attuare un’ampia tutela preventiva ed avanzata degli interessi della collettività, per assicurare la tranquilla e pacifica coesistenza dei cittadini.
