L’autopsia conferma la ricostruzione dell’omicidio: fatale per il 28enne il colpo di pistola al collo

L’autopsia sul corpo di Mattia Capocelli ha sostanzialmente confermato la ricostruzione dell’omicidio fatta dagli inquirenti. Per il 28enne è stato fatale il un colpo di pistola. Uno solo.

Si è svolta, nella mattinata di oggi, l’autopsia sul corpo di Mattia Capocelli, freddato con un colpo di pistola a pochi passi da un fast-food.

L’esame, eseguito dal medico legale Alberto Tortorella, ha sostanzialmente confermato quanto già emerso nell’immediatezza dei fatti. Il decesso del 28enne di Maglie è stato causato da un colpo di pistola al collo. Lo sparo avrebbe causato una lacerazione dei vasi sanguigni con conseguente emorragia, fatale per il giovane.

Non sono state riscontrate altre ferite da arma da fuoco sul resto del corpo. Adesso, saranno i successivi esami istologici a far pienamente luce sulle cause e la natura del decesso. I risultati dell’autospia saranno resi noti entro il termine di 60 giorni.

I legali dei familiari della vittima non hanno nominato un consulente di parte. Papà Luciano, è assistito da Arcangelo Corvaglia; mamma Grazia da Alberto Corvaglia ed il fratello Armando da Luigi Corvaglia.

Il difensore dell’indagato Simone Paiano, 25enne di Maglie, è invece difeso dall’avvocato Dimitry Conte, che ha nominato come consulente di parte, la Dr.ssa Claudia Candelli, presente all’esame autoptico.

Il 25enne magliese è in stato di fermo con l’accusa di omicidio volontario. Dopo l’interrogatorio, è stato portato in carcere. Nella giornata di lunedì, alle ore 10:30 si terrà l’udienza di convalida dinanzi al gup Sergio Tosi.

La ricostruzione dell’omicidio

Mattia Capocelli ha perso la vita nell’agguato avvenuto intorno all’1:30,  in via Don Luigi Sturzo, a pochi metri da una rivendita di panini e di bibite.

Durante una lite con il suo concittadino Simone Paiano, il giovane è stato colpito al collo dalla pallottola esplosa con una pistola semiautomatica calibro 6,35 (detenuta illegalmente).

Immediatamente Capocelli è stato trasportato all’ospedale di Scorrano dai suoi amici, dov’è spirato poco dopo. In fuga su una moto Ducati, l’assassino ha inizialmente fatto perdere le proprie tracce.



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