Jeans scuri, stivaletti marroni e piumino bianco. Erano questi gli abiti indossati da una 56enne di Copertino quando è scomparsa nel nulla. Di lei si erano perse le tracce da quando si era allontanata a piedi da casa, dove vive con i genitori, e non aveva dato più sue notizie. Un silenzio inspiegabile che aveva spaventato la sorella che, preoccupata, aveva bussato alla porta dei Carabinieri per dare ufficialmente il via alle ricerche. L’ansia è stata tanta, per tutta la notte i vigili del fuoco e i volontari della protezione civile hanno battuto il territorio, palmo a palmo, con l’aiuto dei cani delle unità cinofile. Non hanno aiutato il buio e la fitta nebbia, che di sera cala sul Salento. Ma alla fine le ricerche, riprese alle prime luci dell’alba, si sono concluse con un sospiro di sollievo.
Utile, in questo caso, è stata la tecnologia. Da quando la donna si è allontanata, senza un apparente motivo, il cellulare risultava spento, ma il telefono è stato continuamente monitorato, mentre le ricerche dei caschi gialli continuavano sul campo, zona dopo zona, campagna dopo campagna. Bastava un piccolo segnale per localizzarla, per avere un punto su cui concentrarsi. E così è stato.
Nel pomeriggio la svolta, quando è arrivato l’alert. La donna aveva riacceso il cellulare, giusto il tempo per “geolocalizzala”. Immediatamente, gli uomini del TAS (Topografia Applicata al Soccorso) hanno individuato la posizione esatta del telefono e inviato sul posto le squadre dei Vigili del Fuoco che, con l’aiuto degli amici a quattro zampe, hanno ritrovato la 56enne scomparsa. Era in via “Crocifisso delle Melogne”, alla periferia della città, in discrete condizioni di salute. Ha chiesto scusa, per il gesto compiuto, prima di essere accompagnata in Ospedale per accertamenti.
L’angoscia per i familiari e gli amici è stata tanta. C’era stato un precedente, qualche anno fa. La donna, che si era allontanata volontariamente a Pasqua, era stata ritrovata dopo cinque giorni di ricerche in un casello ferroviario abbandonato. Era in una casa cantoniera, dove forse aveva trovato rifugio. In questo caso, l’ultima volta che è stata vista si trovava non lontano dalla chiesa dei Santi Medici. Qualcuno, poi, l’aveva notata mentre imboccava la strada che conduce a Santa Barbara, frazione di Collemeto. Dopodiché il nulla.
Alle ricerche hanno partecipato, quale parte integrante del sistema di ricerca persona, volontari della protezione civile, carabinieri, polizia locale e croce rossa.