“Sfilettato” il delfino spiaggiato a Torre Rinalda, attenzione: “potrebbe essere venduto come carne di tonno”

Del delfino spiaggiato a Torre Rinalda è rimasta solo la testa. Qualcuno, nottetempo, lo ha sfilettato probabilmente per spacciarlo come carne di tonno.

Il triste destino di un delfino, ritrovato senza vita sulla spiaggia di Torre Rinalda, aveva commosso tutti.  Non era riuscito a sopravvivere dopo essere stato colpito dall’elica di una barca al muso e la testa e il mare lo aveva “restituito”. Probabilmente, infatti, la corrente lo aveva trascinato fino a riva.

L’amara scoperta, avvenuta appena due giorni fa, ora si è trasformata in un vero e proprio giallo che rischia di essere pericoloso: il delfino è stato rubato e qualcuno potrebbe vendere la carne spacciandola per tonno.  Il sospetto appare più che fondato perché l’esemplare, di cui è rimasta solo la testa, sembra essere stato sapientemente tagliato e portato via nottetempo, probabilmente per essere mangiato, da gente senza scrupoli prima che la Capitaneria di Porto intervenisse per rimuovere la carcassa.

Nessun allarmismo, ma è giusto rendere noti i dubbi, soprattutto se di mezzo c’è la salute di qualche ignaro consumatore. A raccontare l’accaduto è l’assessore all’Ambiente Carlo Mignone sul suo profilo Facebook: «Non voglio entrare nel merito della tempestività o meno delle autorità che avrebbero dovuto provvedere alla rimozione del povero delfino, ma solo puntare il dito contro chi senza scrupoli confonderà la carne del delfino, sapientemente “sfilettato”, vendendola come carne di tonno».

Oltre ad essere di cattivo gusto, è anche pericoloso

«Questo delinquente senza scrupoli conoscerà il pericolo sanitario di questa “carne”, visto che i delfini al vertice della catena alimentare, sono “carichi” di elementi tossici, come ad esempio il mercurio, e quindi pericolosi per la salute umana».

«Spero che chi di competenza – si legge – vorrà sporgere denuncia contro ignoti, nel caso contrario provvederò io stesso in tal senso tramite una delle associazioni di protezione animali presenti sul territorio. Quanto accaduto a Torre Rinalda costituisce un fatto gravissimo e inaccettabile, un gesto di violenza cosi efferata da far gelare il sangue».

“Si controllino le pescherie”

«Adesso spero che l’allarme sulle conseguenze per la salute umana del consumo di carne di Delfino perché “tossica” spinga la Capitaneria di Porto ad effettuare controlli a tappeto in tutte le pescherie della zona. Per la normativa italiana i delfini non possono in alcun modo essere pescati, uccisi, commercializzati e destinati al consumo alimentare perché gli esemplari presentano un alto rischio di contaminazione da sostanze xenobiotiche e parassiti, altamente pericolosi per la salute umana».

Speriamo che l’appello dell’assessore non cada nel vuoto e che gli uomini in divisa passino al setaccio le pescherie della zona.



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