
Non c’è orario o stagione che tenga e non sarà certo un po’ di freddo e il brusco calo delle temperature a fermare il ‘popolo della notte’. Il centro storico del capoluogo salentino, d’estate come d’inverno, è invaso da giovani e meno giovani pronti ad animare le stradine barocche, i vicoli e le piazzette con la loro voglia di ‘divertimento’, qualche volta anche fino alle prime luci del mattino. Merito (o colpa a seconda dei punti di vista) della movida che ha cambiato in questi ultimi anni il volto di Lecce.
Ogni fine settimana, il ‘cuore’ della città, dove si susseguono pub, lounge bar e vinerie, pullulano di adolescenti, soprattutto nella fascia oraria compresa tra le 22.00 e mezzanotte. E se la maggior parte riesce a svagarsi senza ‘eccessi’, è innegabile che ci sia, tra loro, un’alta percentuale che fa uso di bevande alcoliche. Questo, il motivo dell’assiduo servizio di contrasto della Polizia Locale. Anche lo scorso sabato sera sono stati sanzionati, con un verbale da 334 euro – come prevede il decreto Balduzzi – due pubblici esercizi per aver venduto e somministrato bevande alcoliche a giovanissimi clienti senza aver chiesto il documento di identità e senza aver verificato la loro maggiore età, mentre un terzo verbale è stato comminato ai sensi del Regolamento Comunale sulla Movida n. 100 del 2014 per aver effettuato la vendita con asporto di una bevanda alcolica in una bottiglia di vetro oltre l’orario consentito delle 22.00.
Dal centro alla periferia, altri due verbali sono stati, invece, elevati rispettivamente ad una prostituta transessuale ed a un suo cliente. Per loro una multa di 300 euro.
Duecento, infine, sono stati gli accertamenti per infrazioni al codice della strada commesse dagli automobilisti del sabato sera, emersi durante il pattugliamento del territorio urbano da parte degli agenti in servizio per il “progetto sicurezza”.