C’è anche una bambina di 11 anni tra i 22 migranti “salvati” a Santa Maria di Leuca. Ora scatta la quarantena

Dopo le procedure di identificazione, finite all’alba, i migranti sono stati accompagnati in una struttura a Santa Cesarea Terme, dove resteranno in quarantena.

C’è anche una bambina di 11 anni, accompagnata soltanto dal fratello, tra i ventidue migranti salvati al largo di Santa Maria di Leuca quando la Giornata mondiale del rifugiato non era ancora terminata. Volevano raggiungere le coste del Salento a bordo di un veliero battente bandiera Ucraina, ma il viaggio è stato interrotto quando hanno ‘incontrato’ la navale della Guardia di Finanza. Le operazioni di soccorso sono scattate quando le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 21.00.

Gli stranieri – 9 iraniani, 10 iracheni e 1 del Turkestan tutti uomini adulti e, come detto, la bambina iraniana di 11 anni salita sull’imbarcazione senza i genitori – sono stati ‘scortati’ fino al porticciolo del borgo, dove ad attenderli c’erano le ambulanze e i volontari della Croce Rossitia Italiana che li hanno accolti con coperte, rifocillati con il cibo e assisti. Erano tutti in discrete condizioni di salute.

Dopo lo sbarco e le prime cure, i migranti sono stati accompagnati presso il Centro di prima accoglienza, il “Don Tonino Bello” di Otranto, dove i poliziotti del Commissariato di Otranto e dell’Ufficio Immigrazione della Questura hanno iniziato le procedure di identificazione, terminate alle prime luci dell’alba, alle 4.00 del mattino. A quel punto, come impone l’emergenza causata dal Coronavirus, i migranti sono stati trasferiti presso la struttura “il venticello” di Santa Cesarea Terme, dove resteranno in quarantena.

Lo scafista, un uomo georgiano di 38 anni, è stato tratto in arrestato dagli uomini delle Fiamme Gialle.



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