Nell’ambito dell’intensificazione dell’attività di prevenzione e controllo sugli esercizi pubblici e commerciali a tutela della sicurezza pubblica, nella mattina di ieri i Carabinieri della Stazione di Ugento hanno dato esecuzione ad un provvedimento emesso dal Questore di Lecce Vincenzo Massimo Modeo, ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, con cui è stata sospesa un’attività commerciale ugentina per un periodo di 30 giorni.
Il provvedimento scaturisce a seguito di specifica richiesta avanzata dai militari dell’Arma, all’indomani dell’arresto del titolare della pizzeria e di un’altra persona, avvenuto lo scorso 5 luglio, poiché ritenuti presunti responsabili di detenzione illecita di sostanza stupefacente destinata allo spaccio.
Nel corso delle operazioni di polizia relative all’arresto, furono rinvenute varie dosi di hashish, cocaina e marijuana (per un peso complessivo di 800 grammi) e materiale vario per il confezionamento, proprio negli ambienti del locale presso cui veniva svolta l’attività.
Il provvedimento è stato ritenuto necessario in quanto tali situazioni costituiscono un grave rischio per la sicurezza dei cittadini e sono lesive per il benessere sociale. La decisione di sospendere la licenza per 30 giorni, infatti, non è solo una misura di sicurezza immediata, ma anche un segnale alla comunità e agli altri esercenti riguardo l’importanza del rispetto delle leggi e della responsabilità sociale delle attività commerciali.
Sempre nell’ambito dei servizi relativi all’attività di prevenzione e controllo delle attività commerciali messa in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce, nel corso della mattinata di ieri, i militari della Stazione di Poggiardo, insieme ai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro e al personale dell’Ispettorato Territoriale di Lecce, hanno eseguito una verifica presso una struttura ricettiva ubicata nella nota località turistica di Santa Cesarea Terme. Nel corso dei controlli i militari hanno accertato irregolarità in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro per cui sono state contestate e comminate sanzioni per oltre 10mila euro con conseguente segnalazione del titolare all’Autorità competente