
Un’ulteriore perquisizione, eseguita il 24 aprile scorso nell’abitazione di Gianluca Calabrese, 37enne di Copertino, ha portato al sequestro di oltre 195.000 euro in banconote di vario taglio.
Questo ritrovamento si aggiunge al sequestro di beni mobili e immobili, conti correnti e quote societarie per un valore complessivo di circa 8 milioni di euro, già disposto nei confronti di Calabrese e di un altro soggetto. Il provvedimento è scaturito dagli esiti dell’operazione del 20 novembre scorso, che aveva portato all’esecuzione di 35 misure cautelari.
Già il giorno precedente, gli investigatori avevano rinvenuto nell’abitazione di Calabrese una pistola Beretta con matricola abrasa, un caricatore e numerose munizioni, il tutto occultato in una nicchia nel muro. Inoltre, erano stati sequestrati 14.500 euro in contanti, nascosti in diverse intercapedini all’interno dei mobili, oltre a telefoni cellulari e documenti utili alle indagini.
Tuttavia, la perquisizione non si era fermata. Nel pomeriggio del 24 aprile, gli agenti della Squadra Mobile di Lecce sono tornati nell’abitazione, concentrandosi su alcune cavità murarie non ancora ispezionate. La loro perseveranza ha dato i suoi frutti: in un vano ricavato sopra la porta del salotto, nascosto dietro una paratia in legno, sono stati trovati ben 193.350 euro, in parte conservati sottovuoto in buste trasparenti.
La scoperta non si è limitata al denaro contante. All’interno dello stesso vano, gli inquirenti hanno trovato una cassaforte chiusa. Per aprirla, è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco di Lecce. All’interno della cassaforte, sono stati rinvenuti un certificato di garanzia di una gioielleria relativo ad una collana (non trovata) e un set per la pulizia di armi, oltre ad un oggetto in metallo a forma di cartuccia risultato vuoto.
Le sorprese non erano ancora finite. Gli investigatori hanno esteso la perquisizione all’esterno della villa, dove hanno scoperto un sofisticato bunker sotterraneo. Il rifugio era accessibile tramite una scala in legno e dotato di un sistema di areazione, rendendolo potenzialmente idoneo ad ospitare una persona.
Gianluca Calabrese è difeso dagli avvocati Ladislao Massari e Daniele Scala.