Nasconde 18 kg di alimenti in cattivo stato di conservazione, nei guai titolare di un negozio alimentare

Inoltre, sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di oltre 11mila euro, in quanto l’attività era stata avviata abusivamente

Nella mattinata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Tricase, insieme ai colleghi del Nas di Lecce, hanno svolto servizi di controllo del territorio, nel corso dei quali sono stati ispezionati anche vari esercizi commerciali.

Durante la verifica di un negozio alimentare è emersa una grave violazione delle normative sanitarie. È stato accertato, infatti, che all’interno di un pozzetto congelatore spento, il titolare conservava per la successiva vendita al pubblico 18 kg di alimenti in cattivo stato di conservazione, completamente decongelati, ammuffiti, invasi da parassiti e sporchi.

Immediata è stata la segnalazione dei Carabinieri alla Procura della Repubblica del capoluogo salentino per il reato di detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione.

Inoltre, sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di oltre 11mila euro, in quanto Il titolare aveva avviato l’attività commerciale in modo totalmente abusivo, privo di qualsivoglia autorizzazione amministrativa e sanitaria e senza aver adottato le procedure di autocontrollo previste dalla normativa vigente.

Gli alimenti sono stati sequestrati e affidati in custodia al Nas di Lecce, che ha disposto la diffida a proseguire l’attività commerciale. Inoltre, le autorità amministrative e sanitarie sono state informate per le necessarie azioni di competenza.

La sicurezza alimentare è una priorità per i Carabinieri e per le autorità competenti, che continueranno a svolgere con rigore il proprio operato nel monitoraggio e controllo dei servizi alla cittadinanza.

Naturalmente, la posizione dell’indagato è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria. Nonostante i gravi indizi di colpevolezza a suo carico, vale per lui il principio della presunzione di innocenza, pertanto non può essere considerato colpevole sino alla condanna definitiva.