Nell’ambito dell’attività pianificata di contrasto ai reati ambientali, i Carabinieri Forestali stanno utilizzando sempre più di frequente il drone di base presso il Nucleo di Maglie, oltre alle ricognizioni periodiche con l’elicottero del 6° Nucleo di Bari-Palese.
In un caso di questi, hanno effettuato un “blitz” i Forestali del Nucleo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (Nipaaf) di Lecce, coadiuvati dai colleghi della Stazione Carabinieri di Aradeo. I Militari sono intervenuti nelle pertinenze di un’abitazione, nel comune di Seclì, dove, all’interno di una vasta area (circa 3000 metri quadri), recintata da una muratura in conci di tufo, hanno accertato la presenza di cumuli di rifiuti di vario genere.
In particolare, su un’ area di circa 70 metri quadri, coperti da pannelli in lamiera, sono stati rinvenuti accatastamenti di guaine plastiche per cavi elettrici e pneumatici fuori uso e altri rifiuti in plastica, depositati da tempo.
All’interno della superficie di pertinenza vi erano altri cumuli di rifiuti abbandonati, come residui in legno, inerti e scarti da demolizioni edili e ferro.
I Carabinieri Forestali hanno proceduto, nell’ immediatezza, a sottoporre a sequestro, all’interno della particella di 3000 metri quadri, l’area con gli ammassi di guaine di cavi e pneumatici (70 metri quadri) e tutti gli altri cumuli sparsi di rifiuti speciali vari.
Il proprietario degli immobili è stato deferito alla Procura della Repubblica di Lecce
Tuttavia, ai sensi dell’ art. 318-ter dello stesso Testo Unico (introdotto dalla Legge n. 68 del 2015), trattandosi di rifiuti non pericolosi, e non sussistendo danno o pericolo concreto e attuale per l’ambiente (per esempio inquinamento del suolo o dell’aria), il trasgressore potrà beneficiare dell’istituto della definizione in via amministrativa del reato, cioè evitare il procedimento penale, dietro il pagamento di una somma di 6.500 euro e la rimozione, nei tempi e modi prescritti, di tutta la massa di rifiuti oggetto di sequestro penale.
