Sequestrarono 27enne affetta da deficit? Avvocatessa e compagno condannati a 4 anni e 6 mesi ciascuno

Secondo l’accusa, nel gennaio del 2018, l’avvocatessa ed il suo partner prelevarono la giovane dal reparto di psichiatria dell’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dov’era ricoverata.

Arriva la condanna per unavvocatessa ed il suo compagno accusati di avere sequestrato una 27enne affetta da deficit, con la complicità di altre tre persone.

Il giudice monocratico Roberto Tanisi, al termine di una lunga camera di consiglio, ha emesso le seguenti condanne: 4 anni ed 6 mesi per Gabriella Cassano, 50enne di Lecce ( il pm Maria Rosaria Micucci ha chiesto la condanna a 9 anni ed 8 mesi); 4 anni e 6 mesi per Fabio Degli Angeli, 51enne di Carmiano (chiesti 7 anni e 2 mesi). 2 anni e 4 mesi per Cosimo Visconti, pensionato 76enne di Carmiano (3 anni e 4 mesi) e 3 anni per Cosimo Filieri, contadino 64enne di Veglie (4 anni e 6 mesi).

Il Tribunale ha inoltre disposto l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, nei confronti di Cassano, Filieri e Degli Angeli.

Il giudice ha invece assolto la Cassano e Filieri dal reato di false informazioni al pm e la sola Cassano dall’accusa di tentata estorsione.

Invece, il Tribunale ha assolto “per non aver commesso il fatto” dal reato di sequestro di persona, Domenico Della Porta, psicologo 46enne di Carmiano, cugino della Cassano, per il quale la Procura aveva invocato 2 anni di reclusione. È difeso dall’avvocato Romeo Russo. Anche Cosimo Visconti è stato assolto dallo stesso reato.

Il giudice Tanisi ha inoltre disposto il risarcimento del danno in separata sede in favore della vittima, parte civile, rappresentata dall’amministratrice di sostegno Maria Grazia Sodano, a sua volta assistita dall’avvocato Maurizio Sanasi.

Gli imputati rispondevano, a vario titolo ed in diversa misura, delle ipotesi di reato di sottrazione, abbandono e circonvenzione dincapace, sequestro di persona, tentata estorsione, false informazioni al pm.

In una scorsa udienza, si è tenuta la requisitoria del pubblico ministero Maria Rosaria Micucci (titolare dellinchiesta), che ha parlato per oltre 3 ore, ricostruendo le tappe della vicenda giudiziaria.

Gli imputati sono assistiti dagli avvocati Luigi Piccinni, Salvatore De Mitri e Letizia Garrisi (sostituita dall’avvocato d’ufficio Arianna Lezzi). Il collegio difensivo ha chiesto l’assoluzione degli imputati, producendo anche audio e video a sostengo della loro innocenza.

I difensori, una volta depositate le motivazioni della sentenza (entro 90 giorni) faranno ricorso in Appello.

Ricordiamo che lavvocatessa Cassano ed il compagno già a margine della requisitoria del pm hanno rilasciato spontanee dichiarazioni fornendo la propria ricostruzione dei fatti. In particolare, la Cassano ha sottolineato che non lha mai mossa alcun movente economico e ha contestato in particolare la tentata estorsione, verso il padre della ragazza.

I fatti risalgono al mese di gennaio del 2018

Secondo il pubblico ministero Maria Rosaria Micucci, titolare dellinchiesta, lavvocatessa ed il suo partner prelevarono la 27enne, affetta da diverse patologie, dal reparto di psichiatria dellOspedale “Vito Fazzi” di Lecce, dovera ricoverata.

Sarebbe stata la Cassano a “nascondere” la ragazza con una giacca per accompagnarla nel parcheggio del nosocomio salentino, dove ad attenderle cera il compagno e il Visconti, al volante di unauto con cui hanno raggiunto unabitazione di Marittima, dove lavrebbero abbandonata per giorni, ben consapevoli che era incapace di provvedere a se stessa.

E secondo l’accusa, lhanno lasciata sola, senza i farmaci di cui aveva bisogno e al freddo di gennaio. A Marittima la 27enne sarebbe rimasta per tre giorni, dal 14 al 16 gennaio.

Per evitare che venisse “rintracciata”, la giovane fu trasferita in unabitazione di Veglie, di proprietà di Filieri, dove sarebbe rimasta fino alla mattina del 25 gennaio in condizioni igieniche pietose e priva della sua libertà personale.

La ragazza avrebbe visto la luce solo in due occasioni: quando venne accompagnata da Filieri nello studio dello psicologo Della Porta “per ricevere supporto psicologico” e in una cabina telefonica, dove sarebbe andata in scena una finta chiamata al suo avvocato.

Ed il 25 gennaio, la Cassano ha accompagnato la ragazza affetta da deficit, davanti al giudice tutelare di Lecce che aveva fissato ludienza dopo listanza di revoca/modifica dellamministratore di sostegno, nominato dal giudice tutelare.

Secondo l’accusa, dunque, Cassano e Degli Angeli sarebbero riusciti, facendo leva sui problemi psichici della 27enne a inculcarle la convinzione che lamministratore di sostegno non si curasse e non si interessasse di lei. Continuando a ripeterle che “le voleva bene come una figlia”, lavvocatessa lavrebbe convinta a conferirle un mandato legale e ad inoltrare al giudice tutelare il ricorso non solo proponendo il suo nome, ma dichiarandosi disponibile ad ospitarla nella sua abitazione.

La Cassano e Filieri, inoltre, secondo l’accusa, “abusando dello stato psicologico della ragazza”, lavrebbero convinta a dichiarare il falso al Pubblico Ministero. In nessun caso, la ragazza avrebbe dovuto fare i loro nomi, “altrimenti sarebbero andati tutti in galera”.

Allavvocatessa è contestata anche la tentata estorsione per aver chiesto al padre della 27enne una ingente somma di denaro come ‘parcellaper i servizi legali resi. Lo avrebbe anche minacciato prospettandogli un aut-aut: se non avesse ottenuto il denaro richiesto gli “avrebbe fatto pignorare la casa” o peggio “lo avrebbe fatto finire in prigione per cinque anni”.

Le ultime due accuse, come detto, sono “cadute” al termine del processo.