Si spengono i riflettori sulla mostra di Banksy a Lecce, scatta il sequestro delle opere dell’artista

La società proprietaria delle opere non avrebbe pagato i crediti vantati da quella organizzatrice, che ha richiesto il provvedimento al Tribunale di Roma

Si chiude anzitempo la mostra presso le Mura Urbiche di Lecce dedicata a Banksy.

Con decreto di sequestro inaudita altera parte, il Tribunale di Roma (Sez. IX – Giudice Andrea Postiglione, n.r.g. 48805/2023), accogliendo il ricorso presentato dallo Studio Legale Montinaro con gli avvocati Daniele Montinaro ed Elena Zacheo, ha accolto la richiesta della società Mediafarm srl di sequestro conservativo delle opere del writer britannico presenti presso le sale delle Mura Urbiche di Lecce.

La società A&M Cultural Consulting, proprietaria delle opere, non avrebbe versato in a Mediafarm i crediti dovuti, per una somma di circa 50mila euro e per questo è stato richiesto il provvedimento.

“Siamo molto soddisfatti, la nostra Cliente Mediafarm srl, hub creativo e leader nel settore delle comunicazioni ed organizzazione dei grandi eventi è una società nota a livello nazionale e oltre e non poteva lasciar passare una tale scorrettezza da parte della società che ha curato la mostra sull’artista Banksy presso le Mura Urbiche della città di Lecce”, ha affermato l’Avvocato Daniele Montinaro.

“Si è quindi proceduto a interessare il Tribunale di Roma competente, sia per richiedere il sequestro conservativo delle opere e sia per richiedere un decreto di ingiunzione di pagamento per le somme di cui la Mediafarm srl è creditrice. Tutto ciò non ha purtroppo permesso la prosecuzione della mostra e dei rapporti di ottima collaborazione tra la mia cliente e l’amministrazione di Lecce, che aveva proposto la prosecuzione della mostra sino al 31.12.23. Questa la sconfitta maggiore, il non aver potuto far godere delle opere di Banksy altri cittadini. Ma certamente ci saranno immagino altre occasioni”.