Controlli nel Porto di Otranto, sequestrati 31 chili di pesce serra forse destinato al mercato nero. Multe salate

Alle prime ore del mattino, i militari hanno sorpreso tre pescatori non professionisti che stavano ‘catturando’ degli esemplari di pesce serra, usando attrezzature non consentite e superando i limiti di cattura

Sono stati sorpresi alle prime luci del mattino mentre stavano pescando, nel porto di Otranto, degli esemplari di pesce serra con un’attrezzatura non consentita e superando il limite di cattura di cinque chili stabilito per i pescatori non professionisti. E tanto è bastato agli uomini della Guardia costiera dell’Ufficio Circondariale Marittimo della città dei Martiri per sequestrare il prodotto ittico, in tutto 31 chili, e ‘punire’ i tre ‘trasgressori’ con multe salatissime per un totale di 6mila euro: 4mila per un pescatore che trovato con circa 20 chili di pesce, 2 mila a testa per gli altri due. È questo, insomma, il bilancio dell’attività di contrasto alla pesca illegale degli uomini in divisa.

Pesce destinato al mercato nero?

In tutto, come detto, sono stati sequestrati 31 chili di pesce serra, pescati dai tre in modo non proprio ‘corretto’. Sotto “accusa” è finito, soprattutto, il ‘modo’ con cui si sono dilettati nella pesca. Sfruttando i pontili, stavano usando ancorotti dotati di tre arpioni che sono particolarmente invasivi: da un lato, agendo a strappo, rischiano di ferire un quantitativo elevato di pesci; dall’altro, di danneggiare scafi di barche e forare gommoni ormeggiati nel porto causando un serio pregiudizio alla sicurezza della navigazione.

Ma c’è di più. Il sospetto è che il pesce fosse destinato alla vendita sottobanco sul mercato nero, compromettendo l’economia di quanti giornalmente lavorano “onestamente”, nel rispetto della normativa in vigore. Ma c’è anche l’aspetto della salute pubblica da non sottovalutare, visto che è destinato alla vendita un prodotto ittico spesso mal conservato e pescato in “acque portuali”.

I controlli continuano

L’operazione, svolta alle prime luci dell’alba, si inserisce nel solco di una mirata attività di contrasto alla pesca illegale che, solo nelle ultime due settimane, ha portato al sequestro di attrezzi da pesca e prodotto ittico per un totale di oltre un quintale. Cifre importanti anche quelle delle sanzioni amministrative elevate, per un totale di 12.550 euro.

Non sarà solo un caso isolato. Sotto il coordinamento della Capitaneria di Porto di Gallipoli, i controlli in mare e sul litorale saranno intensificati al fine di conservare le risorse ittiche. Ma anche i consumatori sono chiamati a fare attenzione: si invitano tutti ad acquistare prodotti ittici di cui sia certificata la tracciabilità e per la quale sia comprensibile l’etichetta contenente le informazioni obbligatorie. L’acquisto da venditori non autorizzati implica forti rischi per la salute umana



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