Si finge passeggero per truffare l?assicurazione. In manette

Daniele Calè², 31enne di Nardè², è¨ stato portato nel carcere ‘Borgo San Nicola’ con l’accusa di tentata truffa ai danni delle assicurazioni. L’uomo si fingeva passeggero e richiedeva il risarcimento a seguito di incidenti.

La scoperta a seguito di una denuncia da parte di una agenzia assicurativa. L’uomo è stato tradotto presso il carcere di “Borgo San Nicola".

I militari della Stazione di Nardò, nella giornata di ieri, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere ai danni di un 31enne del posto, Daniele Calò, accusato di tentata truffa ai danni delle assicurazioni.

L’indagine, condotta dai militari della Stazione di Nardò, è nata dalla denuncia fatta da un’agenzia assicurativa riguardante alcune strane richieste di risarcimento danni a seguito di incidenti d’auto occorsi a terzi passeggeri.

Le stranezze sono nate da alcune minime anomalie nella compilazione della constatazione amichevole di incidente e dai certificati medici rilasciati dall’ospedale di neretino.

Nel corso delle indagini è emerso che il Calò, dopo aver scoperto l’esistenza di un sinistro stradale ed averne appreso alcuni elementi (l’orario approssimativo, i mezzi coinvolti, le persone alla guida dei mezzi) si è presentato da un legale al fine di richiedere alla sua assicurazione il risarcimento per danni fisici quale terzo trasportato. In buona sostanza ha dichiarato di essere rimasto ferito (con apposito certificato medico) nel corso dello stesso incidente in quanto a bordo dell’auto tamponata.

Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di smascherare questo tentativo di truffa proprio analizzando le constatazioni amichevoli di incidente (che non riportavano assolutamente la presenza del Calò), i certificati medici presentati (a volte addirittura precedenti l’orario dell’incidente) nonché le dichiarazioni dei testimoni di uno dei sinistri “incriminati” che hanno attestato, con assoluta certezza, l’assenza di terzi trasportati.

Su disposizione del Procuratore Aggiunto presso il Tribunale di Lecce, Ennio Cillo, l’uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Borgo S. Nicola per scontare una pena di due mesi di reclusione



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