
Tutto ancora è da definire nei dettagli. Le risposte ai tanti dubbi circolanti in queste ore si sapranno solo più avanti e davanti all’attenta esamina delle forze dell’ordine. Adesso conta solo la salute dei due operai salentini direttamente coinvolti, stamattina, nello spaventoso incidente sul posto entro cui stavano effettuando delle mansioni professionali. Per comprendere bene la vicenda – che, ripetiamo, risulta al vaglio delle autorità competenti – occorre però iniziare dal principio dei fatti.
Siamo ad Arnesano. Durante alcune quotidiane operazioni, all’improvviso avrebbe ceduto – sganciandosi dal muro – un frammento di tufo, scardinando successivamente la cabina dei supporti che lo reggevano. Questa, dunque, è scesa giù colpendo la coppia di tecnici che nel momento esatto della fatalità erano intenti ad effettuare dei sopralluoghi sull'edificio in ristrutturazione. Un colpo piuttosto forte che, ovviamente, ne ha determinato il ferimento. E, stando alle prime indiscrezioni, anche contornato da lesioni gravi. Entrambi, subito soccorsi dai presenti e dai sanitari del 118 (intervenuti a bordo di un’ambulanza) adesso hanno raggiunto l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce in codice rosso.
Evidentemente, il personale paramedico avrà deciso di affidare i due malcapitati salentini alle cure specialistiche dei medici di turno presso la sede leccese. Ora come ora, l’analisi principale vuole scoprire se sussistano dei danni agli organi interni. Non solo. Uno dei due si sarebbe fratturato l’arto inferiore. Sul posto, al fine di compiere i rilievi del caso, i Carabinieri della locale stazione unitamente agli ispettori dello SPESAL (l’unità di prevenzione e sicurezza che sopraggiunge nei momenti in cui, purtroppo, accadono disgrazie nei luoghi di lavoro). Un episodio che senza dubbio (sebbene le circostanze siano differenti, ma rimanendo sempre in tema di incidenti in ambienti lavorativi) riporta alla memoria quanto accaduto a Melendugno intorno alla fine di Luglio.