Copertino, il Pronto Soccorso va in tilt. La denuncia: ‘Anziani costretti a sostare fino a 7 giorni prima del ricovero in reparto’

Il Sindacato segnala numerose criticità nella gestione dell’ utenza sia al Pronto Soccorso e al Reparto di Ortopedia dell’Ospedale San Giuseppe da Copertino che all’Ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce.

Scene alle quali non vorremmo mai assistere quelle raccontate dalla Fp Cisl di Lecce che denuncia in una nota la situazione al collasso del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Giuseppe da Copertino e del Vito Fazzi di Lecce. Stando alla denuncia del sindacato vi sarebbero accessi provenienti dal 118 di pazienti ultra-ottantenni che sono costretti a sostare dai 4 ai 7 giorni prima di essere ricoverati in reparto, con tutte le problematiche che ne conseguono (somminitrazione delle terapie, espletamento dei bisogni primari, ecc.). L’unico operatore socio sanitario presente nella zona verde del Pronto Soccorso dell’ospedale di Copertino non riuscirebbe a soddisfare le varie richieste dei pazienti, nemmeno quelle che attengono all’alimentazione per non parlare poi della verifica dell’incolumità dei degenti sulle barelle che potrebbero cadere. E, ancor di più, senza entrare nel vergognoso dettaglio sulla cura di chi, dopo aver epletato i bisogni fisiologici, resta in attesa per l’igiene intima. Notizie che lasciano esterrefatti e che lasciano immaginare lo stato di prostrazione dei pazienti che in quanto anziani e in quanto privi di forze spesso non hanno nemmeno la forza di lamentarsi adeguatamente.

Il grido d’allarme riguarda, come detto, anche il Reparto di Ortopedia del San Giuseppe. Il Sindacato denuncia l’assenza da mesi, per problemi di salute, della referente infermieristica, con conseguente autogestione del reparto. La carenza di personale infermieristico è ad un livello di guardia: al momento i 12 turnisti devono puntualmente coprire i riposi con continui rientri e riguardo al personale medico c’è da aggiungere che delle 3 unità presenti 2 sono esonerate dalle notti.

Ovunque si denuncia la mancanza di barelle che, come nel gioco delle tre carte, vengono tolte da un reparto per essere portate all’altro lasciando sempre qualche postazione sguarnita. Spesso le ambulanze sono costrette a sostare in coda proprio perchè mancano le barelle che consentirebbero il ricovo in struttura.

La situazione al Vito Fazzi di Lecce

Anche al Vito Fazzi di Lecce la situazione non è delle migliori: ‘E’ di questi momenti il grido d’allarme posto dagli operatori del Fazzi per la grave carenza di posti letto di pneumologia e medicina – scrive nella nota Antonio Piccinno, coordinatore provinciale Sanità Fp Cisl Lecce -. Questa la drammatica situazione presso il Pronto Soccorso del Fazzi solo qualche giorno fa: 20 nei codici gialli, 10 nei codici rossi, 20 in Osservazione Breve Intensiva. Totale: in Pronto Soccorso ci sono 50 pazienti allettati. Molte cause hanno indotto questo enorme ingorgo: sicuramente lo scorso fine settimana di lungo weekend quando molti medici di medicina generale erano chiusi da giovedì. Si tratta per lo più di ultra ottantenni con pluripatologie. Sicuramente come sindacato poniamo il problema alle istituzioni regionali. Gli attuali posti letto per queste patologie e il mancato avviamento a regime dei PTA non filtra l’assistenza sanitaria e riduce i PP.SS. degli ospedali in veri e propri imbuti che portano nel collasso assistenziale tutto il sistema. Bisogna intervenire al più presto con un vero proprio piano di emergenza sanitaria che porti poi a regime i ricoveri per patologie che richiedono assistenza pneumologica, di medicina e lungodegenza in modo da rendere possibili lo smaltimento veloce delle diverse tipologie di urgenze e codici rossi’.



In questo articolo: