Sospese sei attività e sanzioni per 170mila nel Salento, blitz contro lavoro nero e irregolarità

L’intervento ha avuto come focus primario il contrasto al lavoro sommerso, all’intermediazione illecita e al fenomeno del caporalato

Un’importante operazione condotta dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, in collaborazione con il Nucleo Operativo del Comando Gruppo Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Napoli e la Direzione Territoriale del Lavoro di Lecce, supportati dall’Arma Territoriale, ha portato alla luce gravi irregolarità nel tessuto imprenditoriale salentino. Tra il 19 e il 23 maggio, sono state sospese 6 attività imprenditoriali e comminate sanzioni per quasi 170mila euro.

L’intervento ha avuto come focus primario il contrasto al lavoro sommerso, all’intermediazione illecita e al fenomeno del caporalato. Parallelamente, sono state verificate le normative in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, aspetto cruciale per la tutela dei lavoratori.

Complessivamente, sono state ispezionate 18 aziende operanti in settori chiave come l’edilizia, il commercio e l’agriturismo/ristorazione. La varietà dei settori coinvolti sottolinea l’ampiezza e la pervasività delle problematiche riscontrate.

Le 6 attività imprenditoriali sospese presentavano irregolarità significative, tra cui la presenza di lavoro nero e gravi violazioni delle norme sulla salute e sicurezza. Questo ha portato all’applicazione di ammende per 126mila euro e sanzioni amministrative per 43.500 euro, per un totale di quasi 170mila euro.

Nel corso delle ispezioni, 14 persone sono state deferite in stato di libertà per le irregolarità accertate. Tra le violazioni più frequenti e preoccupanti figurano:

  • Mancata formazione dei lavoratori: un elemento fondamentale per la prevenzione degli infortuni.
  • Assenza di misure antincendio idonee: mettendo a rischio la sicurezza di dipendenti e strutture.
  • Carenze negli accessi ai posti di lavoro in quota: potenziali pericoli per chi opera ad altezze elevate.
  • Mancata sorveglianza sanitaria dei lavoratori: un obbligo per la tutela della salute a lungo termine.
  • Mancato aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR): indicatore di una gestione superficiale e incompleta della sicurezza aziendale.



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