
Al termine della stagione estiva un giovane residente in provincia di Bergamo ha presentato una denuncia di truffa, in quanto il 19 giugno 2014, navigando in internet aveva notato sul sito web: “Subito.it” un annuncio che pubblicizzava la possibilità di affittare un appartamento ubicato nel comune di Otranto per le vacanze estive. L’uomo contattò il presunto titolare dell’appartamento sulla sua utenza telefonica ed apprese che l’appartamento sarebbe stato disponibile dal 9 al 23 agosto 2014 e che doveva versare un primo acconto della somma di 400 euro su carta Poste-Pay.
Al fine di avere la conferma che il versamento dell’acconto, inviato in data 23 giugno 2014, fosse andato a buon fine, il contraente ha inviato una mail, ricevendo conferma dell’avvenuta transazione. In seguito, convinto della bontà dell’affare, il denunciante ha seguito, rispettando le medesime modalità, un secondo versamento di 500 euro sempre con ricarica sulla medesima carta posta-pay. L’uomo, già alla fine del mese di luglio quindi, ha compreso di essere stato truffato, ma non ha rinunciato a raggiungere comunque Otranto per trascorrere le sue vacanze, trovando per tempo una valida alternativa.
Qui, per tutelare i suoi diritti, l’uomo si è comunque presentato presso gli Uffici del Commissariato di Otranto riferendo che nei giorni antecedenti la formalizzazione della Querela aveva nuovamente più volte tentato di contattare telefonicamente invano il sedicente proprietario dell’appartamento, con la speranza magari di trovarlo a Otranto e di recuperare i suoi soldi; quest’ultimo, invece, dopo aver intascato la somma di denaro aveva opportunamente fatto perdere le proprie tracce.
Le indagini condotte hanno consentito di rintracciare ed identificare B.M., 36enne di Napoli, ovviamente non censito dal Comune di Otranto né come residente né quale proprietario dell’appartamento, ma residente in provincia di Napoli, già denunciato per fatti analoghi. In luogo del fantomatico appartamento da un sopralluogo effettuato, sia dal denunciante che dai poliziotti, del Commissariato è stato verificato che c’è invece un’abitazione utilizzata da otrantini, ovviamente all’oscuro di quanto accaduto.