Ai domiciliari per stalking verso un’agente immobiliare, 58enne finisce in carcere per evasione

Parliamo di D.L., 58 anni di Taviano, per il quale in queste ore sono scattate le manette, per non avere rispettato le prescrizioni degli arresti domiciliari.

Finisce in carcere, dopo il precedente arresto per stalking, ma questa volta con l’accusa di evasione. Parliamo di D.L., 58enne di Taviano, per il quale sono scattate le manette per non avere rispettato le prescrizioni degli arresti domiciliari. In mattinata, dinanzi al gip Simona Panzera, si è svolta l’udienza di convalida dell’arresto dal carcere di Borgo San Nicola.

D.L. assistito dall’avvocato Vincenzo Venneri, ha sostenuto di essersi allontanato dalla casa degli anziani genitori, a seguito di una difficile convivenza. E di essersi recato presso la propria abitazione.

Come detto, l’uomo era finito agli arresti domiciliari con l’accusa di stalking. L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Luigi Mastroniani, ha preso il via dalla denuncia della presunta vittima. Gli episodi finiti sotto la lente della Procura si sarebbero verificati dal mese di dicembre dell’anno scorso fino a febbraio. D.L . è accusato di averla pedinata, durante i suoi spostamenti in auto per ragioni lavorative, attendendola per ore nell’area parcheggio.

Non solo, avrebbe fatto irruzione nell’agenzia immobiliare, strattonando e minacciando il collega che le si era avvicinato, con frasi del tipo: “Nu te avvicinare alla vagnona se no te apru a ddoi” e facendo il segno della croce, portandogli la mano destra sul volto.

L’uomo avrebbe continuato a tormentare la giovane, nonostante fossero stati allertati i carabinieri. Si sarebbe nuovamente appostato fuori dall’agenzia, fissando con insistenza ogni suo movimento, a volte poggiando la fronte sulla vetrata. E venne raggiunto da un divieto di avvicinamento a una 33enne gallipolina.

L’uomo, nei giorni scorsi, è stato condannato alla pena di 1 anno con rito abbreviato dinanzi al gup Michele Toriello per atti persecutori e minaccia aggravata. Invece, è stato assolto dall’accusa di violenza privata. Il giudice ha inoltre disposto il risarcimento del danno di 7.500 euro in favore della parte civile, assistita dall’avvocato Marco Buccarella. D. L. è difeso dall’avvocato Salvatore Bruno.

Intanto però, come detto, la Procura ha chiuso le indagini in relazione ad un procedimento simile, con le accuse di stalking e tentata violenza privata. Infatti, dopo il divieto di avvicinamento del gip, nel mese di maggio, il 58enne avrebbe continuato a fermarsi presso gli uffici dell’agenzia immobiliare, guardando insistentemente all’interno e terrorizzando i presenti. Inoltre, avrebbe tentato di entrare nell’ufficio, minacciando un dipendente.

Non solo, poiché l’uomo, come detto, non è nuovo ad episodi del genere. È già stato rinviato a giudizio per aver perseguitato una cameriera, sempre nella stessa zona. Ed è anche imputato per maltrattamenti in famiglia. Il 58enne avrebbe percosso la moglie, poiché non trovava di gradimento la cena. E avrebbe rivolto la propria ira, anche verso la figlia, colpendola con calci e pugni. Il processo verrà celebrato a novembre con il rito abbreviato.



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