La storia delle donne del Salento, il Novecento al femminile nell’archivio di “Liquilab”

Il progetto prevede il coinvolgimento degli studenti di alcune scuole salentine che potranno ricreare ricette e abiti del passato.

Lavoratrici, contadine, fornaie, massare, ricamatrici, tabacchine, ma anche insegnanti. Sono protagoniste indiscusse le donne salentine che hanno scritto un pezzo importante della storia della Terra d’Otranto. E sono proprio loro ad aver costruito un patrimonio inestimabile, immateriale ma di valore inestimabile. Proprio per valorizzare e dare la giusta importanza a una delle pagine più importanti del Novecento salentino, “Liquilab – Bottega di Memorie e Identità giovanili” sarà l’archivio dove saranno raccolte testimonianze e materiali audiovisivi da digitalizzare e rendere fruibili a tutti.

L’obiettivo principale del progetto è quello di sensibilizzare e educare le nuove generazioni verso il recupero e l’identità dei luoghi della memoria. Le storie di queste donne, narrate attraverso diari, cartoline, costumi e lettere, rientreranno in un ebook, nella produzione digital video storytelling e in una mostra fotografica itinerante. Tutta la documentazione verrà poi catalogata ed inserita all’interno del repertorio documentale del ministero della Cultura.

Gli studenti all’opera

Importante, soprattutto in relazione agli obiettivi del progetto, il coinvolgimento di studenti e docenti dell’indirizzo “Produzioni artigianali per il Made in Italy” dell’IISS “Don Tonino Bello” – Liceo artistico “Nino della Notte” di Tricase, Alessano, Poggiardo.

A loro sarà affidato il compito di ricostruire acconciature e abiti indossati dalle donne salentine a partire dal materiale fotografico disponibile, facendo attenzione anche ai diversi ambiti socioculturali in cui questi abiti erano utilizzati. Nello specifico, saranno realizzati 5 costumi legati all’evoluzione del matrimonio tra gli anni ’20 e ’40, poi esposti nel Museo Etnografico della Vita Popolare di Tricase, e recuperai altri abiti della tradizione locale.

Agli studenti dell’Istituto comprensivo di Minervino di Lecce, Santa Cesarea Terme, Castro sarà affidato il compito di raccogliere testimonianze di ricette del passato, metodi di conservazione, canti sui cibi, fotografie e filmati. Al loro fianco ci saranno mamme e nonne per la realizzazione di un ricettario digitale e uno spettacolo conclusivo con una tavolata di comunità imbastita con i piatti (spesso poveri) del ‘900. In programma, a cura di Ippolito Chiarello e Anna Cinzia Villani, ci sono 6 art performing.

“Non c’è individuo che non sia storia” afferma Ornella Ricchiuto presidente di Liquilab. “Raccontare la vita di queste donne significa preservarne la memoria. La nostra missione, prima di tutto umana e poi culturale, è quella di impedire che il tempo ne cancelli l’esistenza. La storia di questa terra – conclude – poggia sulla storia di ogni singolo individuo che l’ha popolata rendendola fertile e feconda. Una culla di saperi che non possono perdersi nelle maglie del tempo”.

“Donne patrimoni viventi in Terra d’Otranto” è un progetto dell’Osservatorio Ricerca Sociale. Centro studi, politiche e ricerche sociali – APS | Liquilab presentato a valere sulla manifestazione di interesse della Regione Puglia “Un viaggio nella Memoria” per la “Promozione e sostegno alle attività di valorizzazione dei luoghi della memoria del novecento e degli archivi storici della puglia”, sostenuto “con il contributo della Regione Puglia” e dal Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura (Legge Regionale n. 10/2020).