Studente morto cadendo dal lucernario: Preside del Liceo “De Giorgi” condannata a 8 mesi

Il gup Carlo Cazzella ha disposto, al termine del rito abbreviato, una serie di provvisionali in favore delle parti civili

Arriva la condanna nei confronti della dirigente scolastica accusata di omicidio colposo per la morte di uno studente del Liceo “De Giorgi” di Lecce. Il gup Carlo Cazzella ha inflitto 8 mesi (pena sospesa) a Giovanna Caretto, 58enne di Surbo, al termine del rito abbreviato (consente lo sconto di pena di un terzo). Il giudice ha comunque riconosciuto le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti contestate.

Non solo, poiché il gup ha disposto il risarcimento del danno in separata sede ed una provvisionale in favore della parti civili. Nello specifico, la somma di 5.000 euro per la madre del ragazzo, assistita dai legali Francesca Conte e Simone Potente; 5.000 euro per il padre di Gabriele, difeso dall’avvocato Luigi Corvaglia. Inoltre, 500 euro per ciascuno degli altri familiari (nonni e zii), assistiti dall’avvocato Antonio De Mauro.

Sono state estromesse, in qualità di parti civili, la Provincia di Lecce (proprietaria dell’immobile) ed il Miur. Infatti, il processo si è svolto con il rito abbreviato condizionato all’acquisizione di due consulenze tecniche riguardanti le norme antinfortunistiche e la messa in sicurezza, come richiesto dall’avvocato Stefano De Francesco, difensore della Preside. Il legale, una volta depositate le motivazioni della sentenza (entro 60 giorni), presenterà ricorso in Appello.

Occorre ricordare, che al termine della propria requisitoria, invece, il procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone ha invocato la condanna a 4 mesi.

Invece, Giuseppe Casilli, 66 anni di Cavallino, è stato rinviato a giudizio nei mesi scorsi. Il processo si sta celebrando dinanzi al giudice monocratico Marcello Rizzo. Risponde, come la Preside, di omicidio colposo. Il docente è difeso dal legale Luigi Covella.

 

Le accuse

La Dirigente Scolastica è accusata di avere adibito uno spazio inidoneo, privo di qualsiasi supporto, ad uso sportivo senza aver mai segnalato l’altissimo rischio per l’incolumità degli studenti, privo di adeguate misure di sicurezza che lo rendessero inaccessibile. Il professore Casilli, invece, non avrebbe adottato la necessaria vigilanza sugli alunni durante l’ora di lezione, in cui avvenne la tragedia. Inoltre, si sarebbe allontanato dal luogo dove sarebbe caduto De Gabriele per andare a recuperare un pallone in direzione opposta.

Ricordiamo che inizialmente la Procura chiese l’archiviazione. Successivamente, il Gip Vincenzo Brancato ha accolto, l’opposizione all’archiviazione della difesa dei familiari della vittima.

La tragedia

Lo studente Andrea De Gabriele, 17enne originario di Campi Salentina ma residente a Veglie, cadde all’interno di un lucernario adiacente al cortile della succursale del Liceo Scientifico “De Giorgi” di Lecce. Il ragazzo, intorno alle 13.00 dell’8 gennaio 2013, si trovava insieme ai suoi compagni nel cortile della scuola, nella sede del rione “San Pio”. Stava per rientrare in aula al termine dell’ora di educazione fisica, quando si è arrampicato, aiutandosi presumibilmente con una sedia, su una grata, probabilmente per recuperare il giubbino (da quanto emerso nel corso delle indagini sarebbe stato lanciato per gioco da un suo compagno).

Dopo aver superato la grata della recinzione che delimita il campo di pallavolo con un grande lucernario, ha appoggiato il piede su un pannello (costituito da una rete metallica sottilissima), che ha ceduto sotto il suo peso, facendolo precipitare nel vuoto per una decina di metri. A nulla sono serviti i soccorsi ed il 17enne morì in ospedale.



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