Tentato omicidio nei pressi di un bar di Galatone: inflitte pene per oltre 25 anni di carcere

Il gup ha disposto una provvisionale di 10mila euro, oltre al risarcimento in separata sede, in favore di Dario Potenza, 21enne di Galatone, vittima del pestaggio.

Si conclude con tre condanne il processo sulla brutale aggressione ai danni di un 21enne di Galatone, nei pressi di un bar.

Al termine del rito abbreviato, il gup Edoardo D’Ambrosio ha inflitto la pena di: 9 e 4 mesi per Giuseppe Marzano, 54enne di Galatone e 8 anni nei confronti di Vincenzo Lanzillotto, 40enne, e Marco Colazzo, 24 anni, entrambi di Galatone.

Non solo, poiché il gup ha disposto una provvisionale di 10mila euro, oltre al risarcimento in separata sede, in favore di Dario Potenza, 21enne di Galatone, vittima del pestaggio, che si era costituito parte civile con lavvocato Luigi Casarano.

In precedenza, il pm Luigi Mastroniani ha invocato la condanna a 12 anni per ciascun imputato.

Gli imputati rispondono dellaccusa di tentato omicidio. Sono difesi dagli avvocati Roberto De Mitri Aymone, Roberto Tarantino e Ladislao Massari, i quali una volta depositate le motivazioni della sentenza (entro 90 gioni), proporranno ricorso in Appello.

Marzano, Colazzo e Lanzillotto vennero raggiunti nel gennaio scorso da unordinanza di custodia cautelare in carcere a firma del gip Giulia Proto, su richiesta del sostituto procuratore Francesca Miglietta, in seguito alle indagini condotte dai carabinieri di Galatone.

Il grave fatto di sangue si è verificato nella notte tra l11 ed il 12 dicembre scorso.

Determinante lintervento di un agente di polizia libero dal servizio che dalla finestra della sua abitazione, udito il trambusto sulla strada, ha urlato agli aggressori, per poi scendere e metterli in fuga. La vittima, Dario Potenza, 21enne di Galatone, venne poi condotta in codice rosso prima presso lospedale di Gallipoli, per poi essere trasferito al “Vito Fazzi” di Lecce, dove gli venne diagnosticata la perforazione del polmone e subì un arresto respiratorio scongiurato grazie al supporto di un rianimatore.

Ascoltato nellimmediatezza dei fatti, il giovane ha ricostruito la dinamica dellaccaduto, ma non è riuscito a dare un volto ed un nome agli aggressori. Ha riferito agli inquirenti che i tre aggressori si sono avvicinati al bar a bordo di un’auto. Potenza è riuscito inizialmente a scappare, nascondendosi dietro unaltra macchina parcheggiata nei paraggi. I tre individui lo avrebbero però seguito e dopo essere scesi dallauto in via Costa, avrebbero cominciato a pestarlo violentemente. Ha comunque negato di aver subito minacce e di essere in debito di denaro con qualcuno.

Il gip Proto, nellordinanza, si sofferma sul possibile movente sostenendo che si “sta indagando sui traffici di droga, presumibile movente della allarmante aggressione”.

Ricordiamo poi che il 14 luglio scorso a Galatone è stata presa di mira lauto di proprietà della zia di Dario Potenza. Le lancette dellorologio avevano da poco segnato mezzanotte e mezza.

Ad aprire il fuoco il passeggero di una moto, condotta da un complice. La vettura era parcheggiata a pochi passi dallabitazione dove il 21enne sta scontando i domiciliari. E si ritiene che qualcuno abbia voluto recapitare al ragazzo un messaggio, senza contare che il gesto intimidatorio si è consumato poche ore prima del processo per tentato omicidio ( poi rinviato al 18 settembre).