“Un uomo ha tentato di violentarmi in spiaggia“. È il sunto del racconto di una turista spagnola di 35 anni che, nel primo pomeriggio, ha bussato alla porta del Carabinieri di Porto Cesareo per denunciare di essere stata vittima di un tentativo di stupro mentre si trovava a Torre Lapillo.
La giovane donna aveva approfittato della bella giornata per andare al mare. Si trovava sugli scogli a prendere il sole, quando – stando alla versione fornita agli uomini in divisa – intorno alle 15.00, si sarebbe ritrovata faccia a faccia con un uomo, probabilmente italiano, spuntato all’improvviso dall’acqua. Le sue intenzioni erano tutt’altro che gentili. Sembrerebbe, infatti, che abbia provato a palpeggiarla sulla coscia.
In mano stringeva un coltellino, ma non per minacciarla. Il presunto aggressore avrebbe tranquillizzato la donna, dicendole che gli serviva per raccogliere le cozze.
A quel punto, la poveretta ha tentato di chiedere aiuto, gridando. Le sue urla disperate avrebbero evitato il peggio, costringendo l’uomo alla fuga. Di lui, infatti, non c’è traccia.
Una volta scattato l’allarme, è giunta sul posto un’ambulanza del 118. I sanitari, fortunatamente, non hanno riscontrato lesioni gravi sul corpo della 35enne che, spaventata e sotto choc, si è rivolta ai carabinieri della locale stazione per denunciare l’accaduto. Agli uomini dell’Arma ha anche consegnato il coltellino, ma non è riuscita a descrivere in modo “dettagliato” il volto del presunto molestatore. Sulle fattezze fisiche non è stata precisa, ma ha detto che le sembrava di nazionalità italiana e che non era molto alto.
Ora toccherà ai militari, coordinati dai colleghi del Norm di Campi Salentina guidati dal Comandante Alan Trucchi, tentare di trovare riscontri per confermare il racconto della presunta vittima ed eventualmente dare un volto e un nome allo sconosciuto che l’avrebbe importunata. Ad ogni modo, alcune pattuglie sono state già inviate per setacciare la zona, alla ricerca di indizi utili alle indagini.