Irregolarità nella percezione di contributi pubblici? I titolari di due laboratori di analisi sotto processo

I due imputati sono stati rinviati a giudizio e dovranno presentarsi il 6 novembre prossimo, dinanzi ai giudici della seconda sezione collegiale.

Finiscono sotto processo, i titolari di due laboratori d’analisi per presunte irregolarità nella percezione di contributi pubblici. Il rinvio a giudizio è stato disposto dal gup Cinzia Vergine al termine dell’udienza preliminare.

I due imputati dovranno presentarsi il 6 novembre prossimo, dinanzi ai giudici della seconda sezione collegiale. Rispondono entrambi d’indebita percezione di contributi ai danni dello Stato, tentata e consumata. In mattinata, inoltre, si è costituita parte civile l’ASL Lecce con l’avvocato Alfredo Cacciapaglia.

Dalla prima udienza preliminare in poi si sono verificate due declaratorie di nullità per mancato interrogatorio, chieste ed ottenute dalla difesa dei Laboratori, rappresentata dagli avvocati Paolo Spalluto ed Alberto Pepe. con conseguente restituzione degli atti al PM per rifare l’intera attività di indagine, ripartendo da zero.
Inoltre, allo stato, alcuni reati sono già prescritti, altri sono vicini alla prescrizione.

Le indagini

La pubblica accusa è rappresentata attualmente dal pm Paola Guglielmi ( inizialmente le indagini sono state condotte dal pm Antonio Negro).

I fatti si sarebbero nel dicembre del 2013 nel Nord Salento. Secondo la Procura, i due imputati mediante la presentazione e l’utilizzo di alcune autocertificazioni, avrebbero attestato falsamente l’esercizio di sezioni specialistiche di branca, in numero maggiore rispetto a quelle effettivamente riscontrate. Attraverso tale meccanismo, ritiene il pm, i titolari dei laboratori conseguivano indebitamente, con danno per la Regione Puglia e per l’A.S.L. di Lecce, una somma complessiva superiore ai 200 mila euro, relativa al budget erogato periodicamente per le branche specialistiche dell’A.S.L. di Lecce.