‘Vittima di un’ingiustizia’, l’ex senatore Totò Ruggeri chiede di essere interrogato

La difesa ritiene che siano numerose le questioni ancora da chiarire. Anche perché Ruggeri è convinto di essere vittima di un’ingiustizia

L’ex assessore regionale al welfare ed ex senatore Totò Ruggeri, finito al centro di un terremoto giudiziario e raggiunto nelle scorse ore da un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, chiede di essere interrogato dal pubblico ministero. L’istanza è stata avanzata dai suoi avvocati Giuseppe Fornari e Salvatore Corrado. Il pm Alessandro Prontera deciderà nelle prossime ore, quando eventualmente ascoltare il 72enne di Muro Leccese. La difesa ritiene che siano numerose le questioni ancora da chiarire. Anche perché Ruggeri è convinto di essere vittima di un’ingiustizia. Ricordiamo che l’ex assessore si è avvalso della facoltà di non rispondere nel corso dell’interrogatorio di garanzia, davanti al gip Simona Panzera, riservandosi di chiarire in seguito la propria posizione.

Le indagini – si legge nell’ordinanza del giudice – hanno mostrato il suo potere di infiltrarsi nei gangli della pubblica amministrazione, come nei consorzi di bonifica, ricevendo in cambio favoritismi secondo meccanismi clientelari. I posti di lavoro in cambio di favori sono al centro del rapporto tra Totò Ruggeri, Suor Margherita Bramato, direttrice dell’ospedale di Tricase e il Direttore Generale della Asl di Lecce, Rodolfo Rollo.  Secondo l’ipotesi accusatoria poi, il 72enne di Muro Leccese, in qualità di assessore al welfare ed il medico Elio Vito Quarta, “stringevano un patto corruttivo”, con la collaborazione del commercialista Giantommaso Zacheo per accreditare il centro privato “Prodia” di Muro Leccese all’esercizio dell’attività di procreazione assistita.

Nell’ordinanza del gip si parla poi di posti di lavoro per i suoi “protetti”, in cambio di pesce di qualità e champagne. E si fa riferimento anche ad un presunto patto a luci rosse tra l’ex senatore dell’Udc e una 37enne che ambiva a migliorare la sua posizione lavorativa. Inoltre, avrebbe ‘raccomandato’ una donna con cui aveva intrattenuto una relazione sentimentale, aiutandola a trovare una sistemazione in un noto istituto culturale salentino.

La Procura gli contesta inoltre il voto di scambio alle regionali del 2020. Secondo la Procura, Ruggeri e Mario Pendinelli (ex consigliere regionale) avrebbero promesso e offerto denaro ai loro referenti politici in due Comuni del Salento.

Inoltre, viene rivolta a Ruggeri l’accusa di falso, riguardo il ripristino dell’arenile del lido Atlantis, lo stabilimento balneare di sua proprietà, formalmente amministrato da un’altra persona, in concorso con Pierpaolo Cariddi, sindaco di Otranto, con il responsabile dell’area tecnica, Emanuele Maggiulli e con Mario Pendinelli.

Intanto, in queste ore, dinanzi al Tribunale del Riesame si sono discussi i ricorsi di tre indagati, per i quali la difesa ha chiesto la revoca della misura cautelare. Parliamo di Antonio Renna, già commissario straordinario dei Consorzi di Bonifica, ristretto ai domiciliari e difeso gli avvocati Luigi Covella e Francesco Fasano. E poi, il sindaco di Otranto, Pierpaolo Cariddi (sospeso dalla carica come disposto dalla Prefettura), raggiunto dal divieto di dimora e assistito dagli avvocati Mauro Finocchito e Gianluca D’Oria. Ed infine, Emanuele Maggiulli ( che avrebbe firmato, secondo l’accusa, la nota “incriminata”), ristretto ai domiciliari e assistito dall’avvocato Antonio Quinto. Ora si attende la decisione del Riesame sui ricorsi della difesa.

Inoltre, nei prossimi giorni verranno esaminati i ricorsi di altri indagati. Riguardo infine la posizione dell’ex direttore generale della Asl leccese Rodolfo Rollo, difeso dall’avvocato Massimo Manfreda, si attende la decisione del gip sulla richiesta di sospensione avanzata dal pm Alessandro Prontera.