Spara alla moglie e si toglie la vita, l’anziana non ce l’ha fatta

Non ce l’ha fatta “Teresina”, l’anziana è deceduta al Vito Fazzi dove era stata ricoverata dopo essere stata gravemente ferita dal marito, che si è poi tolto la vita.

Un velo di tristezza ha avvolto Otranto che piange l’anziana ferita gravemente dal marito che, dopo averle sparato, si è tolto la vita. Dopo due giorni di disperata lotta all’ospedale Vito Fazzi di Lecce, Teresina, come era affettuosamente chiamata, non ce l’ha fatta. Il suo cuore ha smesso di battere nel reparto di Rianimazione, dove era stata ricoverata d’urgenza a causa della profonda ferita provocata da un proiettile calibro 9.

Il colpo che si è rivelato fatale era partito dalla pistola, legalmente detenuta, dal marito che subito dopo aver sparato alla moglie aveva rivolto l’arma contro se stesso, in un drammatico epilogo di una vicenda segnata dalla disperazione e dalla crescente preoccupazione per le precarie condizioni di salute di entrambi, da tempo afflitti da diverse patologie. Secondo indiscrezioni l’uomo, prima di compiere l’estremo gesto, avrebbe lasciato una lettera sul comodino della camera da letto, confidando ai familiari le ragioni di questa dolorosa decisione.

La tragica scoperta era stata fatta da alcuni parenti che si prendevano cura di loro, nell’intimità della loro abitazione. Per l’uomo non c’era più nulla da fare, è morto sul colpo, mentre le condizioni di Teresina erano apparse fin da subito disperate. La corsa in Ospedale, prima a Scorrano, poi a Lecce e l’intervento chirurgico a cui è stata sottoposta non sono bastati ad evitare il drammatico epilogo.

La salma di Teresina, ora custodita nella camera mortuaria del presidio ospedaliero, sarà presto restituita all’affetto dei suoi cari, per permettere loro di celebrare il funerale e darle l’ultimo, commosso, saluto.